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mercoledì 17 gennaio 2018

IRPEF: gli scaglioni e le aliquote 2018


Guida aliquote IRPEF 2018 per la tassazione sui redditi 2017
Le varie ipotesi di riforma dell’Irpef e dei relativi scaglioni sono sostanzialmente in stand-by causa elezioni politiche del 4 marzo. Restano infatti invariate le fasce percentuali così come gli scaglioni di reddito. L’imposizione fiscale sul reddito delle persone fisiche rimane dunque imposta diretta e progressiva, proporzionale all’effettiva entità di tutti i redditi percepiti dal contribuente, che anche quest’anno la verserà per il periodo d’imposta di riferimento in funzione dei consueti 5 scaglioni di reddito nel quale rientra.
ADDIZIONALI IRPEF 2018 – Alle aliquote e agli scaglioni IRPEF, vanno sommate come di consueto le addizionali comunali e regionali da versare agli enti locali, in base alla residenza. Ogni Regione delibera l’imposta entro il tetto massimo di 3,3% mentre il Comune entro lo 0,8%, tranne casi particolari.
DETRAZIONI FISCALI 2018 – Nella dichiarazione dei redditi il Governo ha mantenuto le detrazioni fiscali al 19% (dal 2018 il quadro si arricchisce di nuove voci di spesa detraibili), proporzionali ai consueti scaglioni di reddito.
ALIQUOTE E SCAGLIONI 2018 – Vediamo dunque aliquote e scaglioni per il 2019:
  • 1° scaglione – Reddito tra 0 e 15.000 euro: il primo degli scaglioni IRPEF coinvolge i contribuenti con un reddito compreso tra 0 euro e 15.000 euro. In questo caso l’aliquota IRPEF è del 23%, che corrisponde – nel caso di massimo reddito per questa fascia – ad una tassazione di 3.450 euro. Facendo un rapido calcolo, nella prima fascia sono ricompresi tutti i lavoratori che percepiscono un reddito non superiore a 1.250 euro.
  • 2° scaglione – Reddito tra 15.001 e 28.000 euro: il secondo scaglione IRPEF è quello che comprende i redditi tra da 15.001 euro a 28.000 euro. L’aliquota riservata a questa fascia è del 27%, con una tassazione – nel caso di reddito più alto – di 6.960 euro. Sono rappresentati da tale categoria le persone con reddito mensile non superiore a 2.335 euro. A partire dal secondo scaglione in poi (quindi in caso di reddito maggiore rispetto a quello con aliquota base), si applica l’aliquota successiva solo per la parte eccedente di reddito.
  • 3° scaglione – Reddito tra 28.001 e 55.000 euro: il terzo scaglione di reddito è quello compreso tra 28.001 euro e 55.000 euro, per contribuenti con un reddito massimo di 4.583 euro. L’aliquota IRPEF è fissata al 38% sulla soglia eccedente la seconda (ossia si applica il 38% solo per la quota di reddito che supera i 28mila euro, ai quali si applica l’aliquota precedente del 27%). In questo caso, la quota IRPEF sarà pari a 17.220 euro in caso di reddito più alto.
  • 4° scaglione – Reddito tra 55.001 e 75.000 euro: il quarto scaglione IRPEF coinvolge tutti i contribuenti da 55.001 euro a 75.000 euro, che presentano un reddito mensile non superiore a 6.250 euro. Per questi contribuenti, l’aliquota IRPEF sulla quota eccedente il precedente scaglione è del 41% e di conseguenza l’onere fiscale più alto sarà pari a 25.420 euro.
  • 5° scaglione – Reddito sopra i 75.000 euro: Oltre i 75.000 euro di reddito, ovvero per il quinto ed ultimo scaglione di reddito, l’aliquota IRPEF è pari al 43%. I contribuenti facoltosi, che percepiscono un reddito annuo eccedente i 75 mila euro, ovvero oltre 6.250 euro mensili dovranno corrispondere 25.420 euro più il 43% sul reddito eccedente.
Leggi anche:
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martedì 16 gennaio 2018

Piano anticorruzione, consultazione del Consiglio regionale


Entro il 26 gennaio cittadini e associazioni potranno presentare proposte di modifica ed integrazione al Piano di prevenzione della corruzione 2018-2020. Sul sito web dell’Assemblea è possibile consultare la documentazione

(ACR) - Nell'ambito delle iniziative in materia di prevenzione e contrasto della corruzione e trasparenza, il Consiglio regionale della Basilicata deve approvare entro il 31 gennaio 2018 l’aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione, che comprende anche una sezione specifica sugli obblighi per la trasparenza.

I cittadini, le associazioni e tutte le organizzazioni portatrici di interessi collettivi possono presentare eventuali proposte di modifica ed integrazione al Piano, inviandole entro le ore 13,00 del 26 gennaio 2018 con una mail al responsabile per la prevenzione della corruzione del Consiglio regionale (leonardo.viggiano@regione.basilicata.it).

Le osservazioni e le proposte dei cittadini saranno prese in considerazione nella redazione dell’aggiornamento del Piano.

Collegandosi al sito web del Consiglio regionale è possibile consultare la proposta di Piano triennale di prevenzione della corruzione e lo schema degli obblighi di pubblicazione.
Redazione Consiglio Informa