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lunedì 30 maggio 2016

Affidamento in concessione temporanea di immobili comunali in loc. Pozzo di Nitti e Santa Croce


 
C O M U N E  D I  S A N  F E L E
Via Mazzini, 10 – 85020 San Fele(PZ)                            Tel: 0976/94611  - Fax: 097694411
pec: comune.sanfele@cert.ruparbasilicata.it                    sito istituzionale:  www.comune.sanfele.pz.it

C.F.  85000910761
P.I.  00232860767

 

 

Registro del Settore n. 133
Registro Generale n.318

 

SETTORE TECNICO

 

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE

COPIA CONFORME

*****

 

N. 133/U.T.
DATA
30-05-2016
OGGETTO: Affidamento in concessione temporanea di immobili comunali in loc. Pozzo di Nitti e Santa Croce- approvazione schema avviso pubblico.

 

L'anno duemilasedici   il giorno trenta del mese di  maggio nel proprio ufficio.

IL RESPONSABILE DEL SETTORE

PREMESSO CHE :

  •  con delibera di C.C. nr 05 del 30/01/2016 veniva approvato il piano per la valorizzazioni e delle dismissioni del patrimonio immobiliare del Comune di San Fele;
  • Il sindaco con nota del 17/05/2016 prot. 3333 ha fatto pervenire al Responsabile del Settore Tecnico  direttive  in merito alla valorizzazione degli immobili comunali  siti a San Fele alle località POZZO DI NITTI e SANTA CROCE;
  • le direttive impartite al Responsabile del Settore Tecnico dispongono di attivare tutte le procedure necessarie per l’affidamento in concessione a terzi dei predetti immobili comunali;
  • A tal fine  si è proceduto alla formulazione di un “Avviso Pubblico” avente per oggetto: “l’affidamento in concessione temporanea degli immobili comunali adibiti a punto di ristoro e chalets, siti in località “Pozzo di Nitti e Santa Croce per lo svolgimento di attività di somministrazione di alimenti e bevande”;
  • i beni da affidare in concessione  sono stati valutati ed inseriti nel piano triennale di valorizzazione con un canone mensile  determinato,  tenuto  conto della ubicazione, della consistenza, della destinazione urbanistica, alla appetibilità commerciale, nonché  di ogni altro specifico elemento rilevante ai fini estimativi, ritenuto utile dal responsabile del Settore Tecnico;
  • che i beni di che trattasi potranno essere affidati in concessione per mesi tre ai canoni cosi determinati:
    • di € 891,00 per la concessione del punto ristoro di Pozzo di Nitti;
    • di € 6981.90 per la concessione dello chalet picco di Santa Croce;
    • di€ 1735,80 per la concessione dello chalet grande di Santa Croce
      TUTTO CIO’ PREMESSO;
      RITENUTO, alla luce di quanto sopra, dover  procedere all’approvazione dello schema di avviso pubblico per ’affidamento in concessione temporanea degli immobili comunali adibiti a punto di ristoro e chalets, siti in località “Pozzo di Nitti e Santa Croce per lo svolgimento di attività di somministrazione di alimenti e bevande,  indirizzato a tutti i soggetti che ne abbiano i requisiti , con le modalità previste dall’avviso pubblico allegato alla presente per formarne parte integrante e sostanziale ;
      VISTO         il Regolamento comunale per l'organizzazione degli uffici e dei servizi;
      VISTI           lo statuto comunale ed il vigente regolamento comunale di contabilità;
      VISTO         il D.Lgs. n. 165 del 30 marzo 2001;
      VISTO         l'art. 22 della legge 23 dicembre 1994, n. 724;
      VISTO         il D. Lgs. 267/2000;
       

D E T E R M I N A

 

DI APPROVARE,  così come approva, lo schema Avviso Pubblico” avente per oggetto: “l’affidamento in concessione temporanea degli immobili comunali adibiti a punto di ristoro e chalets, siti in località “Pozzo di Nitti e Santa Croce per lo svolgimento di attività di somministrazione di alimenti e bevande”,che si allega alla presente per formarne parte integrante e sostanziale (allegato “A”);

DI DEMANDARE a successiva fase la valutazione delle istanze che  dovranno pervenire al Comune di San Fele nei modi e nei termini previsti dal bando ;

DI PROVVEDERE alla pubblicazione dell’avviso pubblico medesimo per giorni quindici, tempo così ristretto in relazione alla necessità di dover affidare detti locali prima dell’avvio della stagione estiva turistica.

DI PUBBLICARE il predetto avviso nei modi di seguito indicati:

  1. albo pretorio
  2. sito istituzionale del comune di San Fele www.comune.sanfele.pz.it.
  3. luoghi pubblici di norma utilizzati ai fini delle informazioni alla cittadinanza.
    La presente determinazione, anche ai fini della pubblicità degli atti e della trasparenza amministrativa, sarà pubblicata all'albo pretorio comunale da oggi per 15 giorni consecutivi ed avrà esecuzione dopo il suo inserimento nella raccolta di cui all'art. 183, comma 9, del D. Lgs. 18/08/2000 n. 267.
    A norma dell'articolo 8 della legge n. 241/1990, si rende noto che responsabile del procedimento è L’arch. Michele Metallo i e che potranno essere richiesti chiarimenti anche a mezzo telefono al numero 0976/94611 – int. 226.
    AVVERSO il presente provvedimento è ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni  o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
    Dalla Residenza Municipale, lì  30/05/2016    

II Responsabile del Settore
Arch. Michele METALLO
 
........................................................

 

 

                    

 

 

 

PARERI

 

VISTO DI REGOLARITA’ TECNICA

 

Sul presente provvedimento ha espresso come segue il parere Favorevole e l’attestazione di cui al D.Lgs. nr. 267 del 18/08/2000:

 

a norma dell’art. 147 bis comma 1, del D. Lgs. nr. 267 del 18/08/2000, per quanto concerne la regolarità amministrativa e contabile nella fase preventiva della formazione dell’atto, attestante la regolarità tecnica e la correttezza dell’azione amministrativa :

Lì  30-05-2016
Il Responsabile Tecnico F.to Arch. METALLO Michele

VISTO DI REGOLARITA’ CONTABILE

 

Sul presente provvedimento ha espresso come segue il parere Favorevole e l’attestazione di cui al D.Lgs. nr. 267 del 18/08/2000:

 

  • a norma dell’art. 151 comma 4, del D. Lgs. nr. 267 del 18/08/2000, per quanto concerne la regolarità contabile :
     

Lì  30-05-2016
Il Responsabile di Ragioneria
F.to  Di Leo Leonardo Donato

 

  • a norma dell’art. 153 comma 4, del D. Lgs. nr. 267 del 18/08/2000, per quanto concerne la copertura finanziaria :
     

Lì  30-05-2016
Il Responsabile del Servizio Finanziario
F.to  Di Leo Leonardo Donato

      Determinazione n. 318 del 30-05-2016

 

      Il  Sottoscritto  - Responsabile della pubblicazione all’albo pretorio

  • Visto l'Art 124,  primo comma  del  T.U.E.L. 18. 8.2000, n. 267;
  • Visto  l’Art. 3  C. 18  e 54 legge  244/2007;
  • Visti gli atti d'ufficio;
    A  T  T  E  S  T  A
  • Che la presente determinazione viene affissa all’Albo Pretorio Comunale nr. 513, per quindici giorni consecutivi dal 30-05-2016, così come prescritto dalla vigente normativa.

Addì 30-05-2016
Timbro Comune di San Fele
Il messo comunale
 
F.to Letizia Baraglia

giovedì 26 maggio 2016

«Molti, come me, venuti dal Sud ,in un ambiente a volte ostile, hanno dovuto lottare contro ingiustizie, emarginazione, salari da fame.»

foto di Leonardo Donofrio.


Leonardo Donofrio presso Milano.

Candidato al Consiglio Regionale nelle liste del Partito Socialista Italiano (LOMBARDIA 1980):«Molti, come me, venuti dal Sud ,in un ambiente a volte ostile, hanno dovuto lottare contro ingiustizie, emarginazione, salari da fame.»
 

«Le belle parole non bastano, ne abbiamo sentite troppe; contano i fatti, l'impegno, la volontà politica di risolvere le situazioni.»

martedì 24 maggio 2016

Tutte le nuove agevolazioni fiscali 2016

Art Bonus, School Bonus, Bonus Alberghi, ZFU, Cinema e TV: circolare dell'Agenzia delle Entrate sulle nuove agevolazioni fiscali 2016 introdotte con la Legge di Stabilità.

 

    Art Bonus, School Bonus, Bonus Alberghi, Cinema e TV, ZFU: sono alcune delle nuove agevolazioni fiscali 2016 su cui intervengono le precisazioni operative dell’Agenzia delle Entrate, contenute nella circolare 20/E 2016. Vediamole caso per caso.

=> Entrate: Guida alle novità IRPEF 2016

Art Bonus

La Legge di Stabilità con i commi 318-319 rende strutturale il credito d’imposta per le erogazioni liberali a sostegno della cultura (Art Bonus, introdotto con il Dl 83/2014), nella misura fissa del 65% applicabile a tutte le erogazioni a favore della cultura effettuate a partire dal 2014.

=> Arte e Turismo: come ottenere il credito d’imposta


School Bonus

Il credito d’imposta al 65% sulle erogazioni liberali destinate a scuole ed enti di formazione e ricerca (realizzazione di nuove strutture; potenziamento e manutenzione di quelle esistenti; interventi per l’occupabilità degli studenti) viene posticipato dalla Legge di Stabilità 2016 (comma 231, lettera a) fino al 2017, un anno dopo rispetto alla scadenza originaria (legge 107/2015), scendendo quindi al 50% nel 2018.
Non è cumulabile con altre agevolazioni applicate alle medesime spese, ed è previsto un tetto di 100mila euro all’anno. E’ ripartito in tre quote annuali di pari importo. Può essere utilizzato da persone fisiche, enti non commerciali, titolari di reddito d’impresa. Per questi ultimi, il limite è 250mila euro, rispettando il limite di 700mila euro per il totale dei crediti d’imposta, al netto di eventuali compensazioni tributarie o contributive (non si applica il divieto di compensazione dei crediti previsto in presenza di debiti iscritti a ruolo per imposte erariali superiori a 1500 euro). Il credito non rileva ai fini IRES e IRAP ed è consentito l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24.
I beneficiari comunicano somme ricevute a titolo di School Bonus, destinazione e utilizzo, tramite il proprio sito web istituzionale, con una pagina dedicata e facilmente individuabile, e nel portale telematico del ministero dell’Istruzione.

=> Confronta con le spese di istruzione

Bonus alberghi

Il credito d’imposta al 30% per le ristrutturazioni alberghiere fino a 200mila euro è esteso agli interventi che comportano un aumento della cubatura complessiva. Questa fattispecie si aggiunge a quelle già previste (ristrutturazione edilizia, eliminazione barriere architettoniche, incremento efficienza energetica, acquisto mobili e arredi). Le procedure restano le stesse: domanda al Ministero dei Beni Culturali, che risponde entro 60 giorni, ripartizione in tre quote annuali, utilizzabile esclusivamente in compensazione, tramite modello F24 telematico.

=> Dichiarazione dei redditi: novità 730/2016

Altre agevolazioni 2016

Settore cinematografico e televisivo (commi da 331 a 334, e comma 336): modificata la misura delle agevolazioni per investitori esterni associati in partecipazione, che diventa variabile. Ampliato l’ambito oggettivo dell’agevolazione, non più limitatati alla produzione di opere di nazionalità italiana ma esteso a distribuzione in Italia e all’estero. Le imprese destinatarie di investimenti per la produzione devono utilizzare l’80% per la produzione in Italia, utilizzando mano d’opera e servizi italiani e privilegiando formazione e apprendistato. Il credito d’imposta, molto in sintesi, varia dal 15 al 30% per le imprese di produzione, fino al 15% per le imprese di distribuzione, fino al 40% per le imprese di esercizio.
Contrasto povertà educativa minorile (commi da 392 a 395): credito d’imposta al 75% per le fondazioni bancarie che effettuano versamenti su un apposito fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
ZFU Lombardia (commi da 445 a 453): agevolazioni fiscali per le zone franche urbane estese alle micro-imprese del territorio della Regionie Lombardia colpiti dal terremoto del 20-29 maggio 2012. Comuni interessati: San Giacomo delle Segnate, Quingentole, San Giovanni del Dosso, Quistello, San Benedetto Po, Moglia, Gonzaga, Poggio Rusco e Suzzara. Agevolazioni applicabili: esenzione imposte sui redditi fino a 100mila euro, esenzione IRAP fino a 300mila euro, esenzione IMU. I benefici valgono solo per il 2016, e in tutti i casi limitatamente a redditi prodotti nella zona franca. Si tratta dell’agevolazione per cui le imprese dovevano presentare domanda entro il 16 maggio 2016.
Fonte: circolare 20/E Agenzia delle Entrate


Sisma ’80, ’81, ’82, ripartizione provvisoria fondi per i Comuni

«San Fele (360 mila euro)»
La giunta regionale ha deliberato la ripartizione provvisoria di dieci milioni di euro tra quei Comuni dichiarati disastrati o gravemente danneggiati dai terremoti 1980-81-82, che hanno utilizzato le risorse loro assegnate dallo Stato e che necessitano di ulteriori finanziamenti per accelerare il completamento delle opere di ricostruzione.
La giunta regionale ha così attivato la procedura prevista dall’art. 34 della legge regionale n. 26 del 18 agosto 2014 (art. 34) che ha consentito la revoca dei fondi già stanziati dallo Stato e giacenti presso la Tesoreria regionale, assegnati e non utilizzati dai Comuni interessati per la ricostruzione.
L’importo minimo assegnato a ciascun Comune è di 100 mila euro. Questa la ripartizione: Bella (620 mila euro); Muro Lucano ( 790 mila euro); Vietri di Lucania (400 mila euro); Abriola (210 mila euro); Anzi (240 mila); Atella (100 mila euro); Banzi (300 mila euro); Barile (600 mila euro); Brindisi di Montagna (130 mila euro); Calvello (420 mila euro); Castelmezzano (100 mila euro); Fardella (180 mila euro); Filiano (110 mila euro); Grumento Nova (170 mila euro); Marsiconuovo (430 mila euro); Marsicovetere (380 mila euro); Palazzo San Gervasio (100 mila euro); Picerno (600 mila euro); Rapolla (290 mila euro), Rionero (300 mila euro), San Fele (360 mila euro), San Severino (160 mila euro), Santangelo Le Fratte (300 mila euro), Sasso di Castalda (180 mila euro), Satriano di Lucania (340 mila euro), Savoia di Lucania (370 mila euro), Teana (270 mila euro), Tito (290 mila euro), Trecchina (100 mila euro), Venosa (200 mila euro), Aliano (260 mila euro), Grassano (220 mila euro), Grottole (300 mila euro), (Salandra 180 mila euro).
La delibera di ripartizione sarà trasmessa dalla Giunta alla Commissione consiliare competente per l’acquisizione del prescritto parere


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domenica 22 maggio 2016

IMU-TASI 2016: aliquote, calcoli e scadenze

Tutte le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016: regime forfetario, maxi ammortamenti, assunzioni, bonus edilizia, produttività, contanti, canone RAI, TASI-IMU e pensioni.
Strumenti web, calcolo online e norme di riferimento: il punto sulle aliquote IMU-TASI 2016 in vista della scadenza del 16 giugno per il pagamento della prima rata di acconto.

Quest’anno in materia IMU, in vista della scadenza della prima rata (16 giugno) è tutto più facile: niente TASI sulla prima casa, mentre per l’IMU-TASI sugli altri immobili si applicano per l’acconto le aliquote 2015. Come fa il contribuente a conoscerle? Consultando il sito web del Comune dove è situato l’immobile – sui portali delle diverse amministrazioni comunali c’è sempre una sezione dedicata alle tasse sugli immobili, dove vengono specificate le aliquote di riferimento e i metodi di calcolo per l’acconto 2016 e per il saldo.
Aliquote
Per consultare rapidamente le aliquote ed eventuali nuove delibere 2016 di diversi Comuni è utile lo strumento ufficiale fornito dal Dipartimento delle Finanze, che pubblica tutti i regolamenti comunali emanati entro le scadenze di legge (vai al motore di ricerca. Sulla homepage del portale è presente anche un focus dedicato a IMU e TASI, in alto a destra.
Cliccando sul pulsante “Delibere aliquote IMU e TASI” si accede al servizio telematico che, selezionando il Comune di appartenenza (è possibile farlo direttamente o cliccare sulla Regione e poi selezionare il Comune dall’elenco che compare). Se si sceglie di consultare le delibere 2016, appare la dicitura:
“il versamento della prima rata dell’IMU 2016 e della prima rata della TASI 2016 deve essere effettuato entro il 16 giugno 2016 sulla base dei regolamenti e delle delibere di determinazione delle aliquote applicabili, con riferimento a ciascuno dei due tributi, per l’anno 2015“.
Per consultare le delibere 2015, quando si seleziona il Comune bisogna scegliere anno delibera 2015. Esiste anche il pulsante relativo al 2016 ma le eventuali delibere già approvate non servono per l’acconto di giugno.
Calcolo
Ci sono poi una serie di strumenti online, fra i quali quello di PMI.it. Bisogna inserire i dati relativi al proprio immobile, compilando gli appositi campi, e il sistema calcola l’importo dell’imposta. E’ tuttavia necessario conoscere già l’aliquota da applicare in base alla delibera del Comune in cui si trova l’immobile, che è possibile consultare cliccando sul pulsante “cerca delibere“. Si arriva sulla pagina generale del servizio del Dipartimento delle Finanze dalla quale si può inserire il Comune di appartenenza (bisogna ricordarsi di selezionare l’anno 2015).
Fra gli altri calcolatori online, segnaliamo quello di amministrazionicomunali.it, che consente anche di stampare il modello F24. Qui, non è necessario conoscere l’aliquota, inserendo nello spazio apposito il codice del comune in cui si trova l’immobile, il sistema fornisce automaticamente l’aliquota. Analogo servizio su Riscotel.it, anch’esso utilizzabile senza conoscere le aliquote: quando si digita il Comune, il sistema seleziona le aliquote applicabili: nel caso in cui risulti che le aliquote non sono verificate, bisogna cercarsele manualmente selezionando il pulsante relativo alla consultazione delle delibere IUC del proprio Comune, che rimanda al portale del Dipartimento delle Finanze.
Pagamento
Come l’anno scorso, il contribuente può scegliere di pagare l’acconto 2016 applicando le nuove aliquote eventualmente già deliberate dal proprio Comune. Per conoscerle, bisogna scegliere l’anno 2016 se si passa dal sito del Dipartimento delle Finanze. Oppure si verifica direttamente presso il Comune di appartenenza. Nei casi in cui le aliquote siano state ridotte, questa è la soluzione più conveniente. Si rischia però di dover poi fare unconguaglio più alto a dicembre, perché i comuni fino a ottobre hanno tempo per cambiare le delibere IMU-TASI.
Normativa
La Legge di Stabilità ha introdotto una serie di cambiamenti di cui tener conto: le imprese non pagano più l’IMU sugli imbullonati ed è cambiata la legge sull’esenzione IMU terreni agricoli. Ricordiamo tutti gli immobili esenti da imposte in questo 2016:
·         prima casa e pertinenze (escluse le categorie A1, A8 e A9): TASI abolita dalla Legge di Stabilità;
·         immobili equiparati alla prima casa da regolamento comunale (esempio: abitazione di anziani o disabili che hanno residenza in una casa di riposo o di cura);
·         casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di separazione legale, divorzio, annullamento;
·         fabbricati rurali ad uso strumentale dell’attività agricola;
·         terreni di imprenditori agricoli e coltivatori diretti, oppure che si trovano nei terrenimontani o parzialmente montani;
·         imbullonati imprese: le aziende devono, entro il 15 giugno, comunicare la relativa variazione catastale, escludendo i macchinari fissi al suolo dalla superficie;
·         unità immobiliare di cooperative edilizie a proprietà indivisa e adibite a prima casa;
·         unico immobile del personale di forze dell’ordine, polizia, vigili del fuoco, che non vi dimori abitualmente, e che non sia dato in affitto;

·         fabbricati destinati ad alloggi sociali.


Barbara Weisz - 20 maggio 2016