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sabato 2 gennaio 2016

RESOCONTO AMMINISTRATIVO 2015 I^ Parte-di Vitantonio Carriero ( Lista Civica, L'Alternativa.)

Vitantonio Carriero ( foto)
[Capodanno è passato e come promesso mi accingo a fare il resoconto del 2015 dell'amministrazione comunale.
Vero è che questo post potrei esaurirlo in poche righe visto la pochezza di quanto realizzato finora ma mi sforzerò di raccontare il 2015 andando per ordine. Mi scuso fin d'ora per la lunghezza della nota che sarà veramente lunga.
Siamo sempre in procedura di riequilibrio finanziario e questo comporta: contenimento della spesa, soprattutto evitando gli sprechi (la voce maggiori incassi non è, almeno in pratica, contemplata). Durante un periodo di vacche magre (che ripeto per l'ennesima volta, non sono frutto di pioggia dal cielo ma gran parte generato dalle sciagurate e allegre amministrazioni sperdutiane dal 1999 in poi), cosa saggia sarebbe stata aumentare le entrate del comune, chessò magari investendo nella produzione di energia (come da anni l'opposizione propone) o in una migliore e più redditizia gestione del patrimonio boschivo (che viene oggi venduto a cifre ridicole) o ancora investendo nel turismo legato alle Cascate (cosi da stabilizzare i flussi di arrivi e invogliare l'attivismo gli operatori economici generando così entrate per le casse comunali). Quando mai... produrre entrate costa lavoro e programmazione (e su quest'ultima parola casca l'asino - si pregano i lettori di non intendere in maniera letterale e di non fare facili associazioni). Molto più semplice invece, riversare il costo dei servizi sui cittadini (RSU ormai a costi insostenibili, mensa scolastica - quando parte- pagata dei cittadini, trasporto scolastico (anche questo pagato in parte dai cittadini), oltre ai vari balzelli sulla casa. Perfino il costo delle lampade votive è oltre il 30% superiore a quello di altri comuni. 
A fronte di quanto paghiamo, riceviamo: 
1) una viabilità urbana ed extraurbana da terzo mondo. Vorrei qui aprire una parentesi: di soldi ce ne sono in giro e l'amministrazione ha pure provato a richiederli ...ma senza ottenerli. La ragione di questo sta sempre nel fatto che sono state fatte scelte progettuali o operative sbagliate (o si è arrivati in ritardo, o mancavano i progetti esecutivi, o mancava il cofinanziamento). Quando poi qualche Euro è arrivato dai fondi PIOT (che ricordo, non sono frutto del lavoro di questa amministrazione ma della passata) si è pensato bene di spenderli nel territorio di Castelgrande.
2) un Piano Regolatore (lo chiamo così per chiarezza) commissionato 15 o 20 anni fa ancora non completato per il quale abbiamo pagato cifre esorbitanti e che non abbamo ancora finito di pagare. L'anno passato l'amministrazione aveva promesso di completarlo in pochi mesi ma ...tant'è. Un 'altra promessa tra le tante. Negli anni scorsi abbiamo commissionato anche il PAF - Piano di Assestamento Forestale. Anche questo costa abbastanza e in quanto ai tempi, visto che il tecnico incaricato ha già chiesto una proroga, prontamente concessa dall'amministrazione, siamo preccupati che anche in questo caso si vada per le lunghe.
3) Un'area artigianale iniziata secoli fa e mai completata. Non so oggi se ancora possa servire a qualcosa ma è singolare che continuiamo a pagare ditte per un area di fatto inesistente. Chiunque facendo una passeggiata può rendersi conto autonomamente di quello che scrivo.
4) Lavori nel quartiere Costa per il completamento dei cosiddetti Contratti di Quartiere (ovviamente non si trattava di questo: il progetto Contratto di Quartiere è stato BOCCIATO all'epoca ma la regione nella sua "magnanimità" a provveduto con risorse proprie a finanziare 12 alloggi e la riqualificazione di Piazza Mercato). I soldi, come al solito, non sono bastati (a San Fele succede sempre), e i lavori non sono stati completati. Lo scopo della riqualificazione del quartiere costa era quello di realizzare alloggi e servizi per attirare residenti in un'area (e un comune) a forte spopolamento. Il risultato è sotto gli occhi di tutti (basta guardare al quartiere COSTA ed a quanto è popolato). All'epoca era sembrata anche una buona idea (inizio anni 2000 o poco dopo), un pò di gente c'era ancora ...oggi facciamo fatica a capire a che cosa possa servire continuare a produrre alloggi mentre sono deprezzati anche quelli che già sono completi. Sembra che l'amministrazione voglia chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati.
5) Ad inizio di questa consiliatura ci si è presentata l'occasione di realizzare l'opera maggiore prevista nel PIOT del 2009: l'autodromo in terra battuta di Piano Perazze. L'imprenditore ha manifestato la propria intenzione a realizzare l'opera ma a fronte delle difficoltà "politiche" manifestate dall'amministrazione (delle quali ho già scritto in altre note) ha rinunciato. E' un peccato, l'opera era davvero poco impattante e ci avrebbe consentito anche di riqualificare quel mostro che è l'ex area Texaco (oltre a produrre qualche posto di lavoro).
6) Parco del Vulture. Anche in questo caso, il parco, che pure abbiamo votato, ci è sembrato minimale, quasi che l'amministrazione non ci credesse davvero o quantomeno fosse più preoccupata di perdere voti che di investire sull'ambiente e sul futuro. Il parco non c’è ancora ma quando ci sarà, farne anche una risorsa economica per il territorio sarà una battaglia difficile per la futura amministrazione (sempre che non ci sia ancora Sperduto & Co., sennò...).
7) Non dirò del resto del nostro patrimonio (scuola elementare e "piscine annesse", parcheggi di Piazza Mercato, archivio Comunale, Biblioteca, ecc.), tutto è sotto gli occhi di tutti. 
Mentre non si sa che fare con quello che abbiamo (ed è questo il vero motivo per cui il patrimonio comunale va in rovina), il meglio che l'amministrazione ha pensato di fare è di contrarre un mutuo da 150.000 Euro per ristrutturare la palestra. Debiti su debiti. E ancora: realizzare l'infopoint nell'ex piano di sollevamento. Riapro una parentesi sull'Infopoint. Che San Fele debba avere un Infopoint multimediale già mi fa venire in mente Fantozzi e la corazzata Potemkin ma che questo sia realizzato nell'ex piano di sollevamento, e cioè in un posto dove non passa nessuno, mentre potevano posizionarlo o all'ingresso del paese o a Santa Lucia e cioè vicino all'inizio due dei percorsi che portano alle cascate, è veramente fuori luogo. Se poi, come qualcuno ha già affermato, l'infopint in quella posizione serve a rilanciare il centro strorico, la cosa non è fuori luogo, è fuori di testa. Primo perché non è certo un infopoint che rivitalizza un centro storico, bensì la gente che dovrebbe viverci (e non si convince i cittadini a riabitare il centro storico con un infopoint), e secondo, si possono portare attraverso il paese solo i turisti che arrivano in forma organizzata (se fossero disposti ad attraversare il centro storico, ovviamente) e non certo i turisti che arrivano spontaneamente (circa 90% degli arrivi) e che percorrono l'extramurale per andare all'ingresso delle strade che portano alle cascate. Ma tantè e Infopoint sia ...buona inagurazione - mi raccomando la fascia e tutti eleganti sennò la fotografa ufficiale va in difficoltà.
Continua....]

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