Visualizzazioni totali

venerdì 29 gennaio 2016

E’ ingiusto imporre il canone Rai

Cosa bisogna fare per non pagarlo!




Il governo presieduto da Matteo Renzi ha preso una decisione che farà molto discutere: inserire nella bolletta dell’elettricità il canone Rai. Il pagamento verrà richiesto per metà con la bolletta di luglio ed il saldo-presumibilmente- alla fine dell’anno. Noi pensiamo che affidare all’Enel, Edison, Eni ed altre società che gestiscono le reti elettriche in tutt’Italia, il compito di riscuotere il canone Rai, non sia stata una buona idea. Se la decisione di abolire l’Imu sulla prima casa è da ascriversi fra i gli indubbi meriti del governo Renzi, per il sollievo che porta alle famiglie, e per la positiva ricaduta su tutto il settore edilizio, imporre dall’alto la decisione di legare alla riscossione del canone Rai alla luce elettrica, è un provvedimento impopolare, inopportuno e ingiusto. La legge che ha istituito il pagamento del canone è del 1938; questo dato si commenta da sé. Si tratta di una legge di altri tempi, pensata per esigenze diverse. Nel 1938 non c’era la televisione, ma solo qualche apparecchio radiofonico nelle case dei benestanti. Il canone Rai è uno dei balzelli più odiati, che offende i più elementari principi di libertà. Infatti, non si comprende la ragione di Stato che impone una tassa sul possesso di un apparecchio, attraverso il quale il cittadino può vedere le tv private, senza pagare. Perché la Rai non dà una scheda -al pari di Mediaset- per vedere i propri programmi, impedendone la visione ai non abbonati. Aver imposto il canone Rai in modo coattivo e coercitivo è impopolare; i cittadini non mancheranno di presentare il conto a Renzi, che è già sceso in termini di popolarità ai minimi nei sondaggi. Il provvedimento relativo alla riscossione del canone Rai è inopportuno. Milioni di famiglie di italiani fanno fatica a pagare la luce elettrica; 50 euro in più ogni sei mesi, sono una cifra enorme per  un pensionato che ne prende 430 al mese. Per di più c’è il solito ricatto burocratico; la presunzione di possesso della tv. Un cittadino che non ha mai posseduto una televisione, per non essere obbligato a pagare il canone, deve recarsi all’Ufficio delle Entrate e compilare una dichiarazione per essere esentato. Tutto questo è pazzesco! E’come quando vi arriva a casa una multa non dovuta; non sapete come fare il ricorso, il commercialista costerebbe di più della contravvenzione e allora finite per pagarla. Questa è la negazione della democrazia. Il cittadino che non riesce ad esercitare il suo diritto e deve soggiacere alla burocrazia è una realtà di tutti i giorni. Il meccanismo escogitato dal governo Renzi è ingiusto e serve solo per far cassa a favore di una Rai, sempre più fiancheggiatrice dei partiti di governo. Riesce difficile dire quante sono percentualmente le persone che guardano i programmi Rai. Cio che si può senza dubbio affermare è che la Rai è marginale rispetto alle centinaia di canali privati che si possono vedere. Si deduce da queste considerazioni, che è ingiusto imporre il canone Rai.

Nessun commento:

Posta un commento