Visualizzazioni totali

venerdì 29 gennaio 2016

La mafia in Basilicata? La Tgr finalmente balbetta

"Ringrazio pubblicamente il pm Nicola Gratteri per aver ricordato ai finti smemorati che anche in Basilicata c'è la mafia che trova sponda nella pubblica amministrazione. Intanto un miracolo Gratteri lo ha fatto, ha consentito al caporedattore della Tgr Basilicata (servizio pubblico) di pronunciare finalmente la parola mafia. Abbiamo scritto spesso di mafia e colletti bianchi su Basilicata24. La risposta della Tgr? Mandare in onda servizi che smontassero le nostre denunce. Vogliamo ricordare la mafia dei rifiuti? O quella delle assunzioni? Magari quella dei contributi europei? O quella delle mazzette attorno al petrolio? La Tgr Basilicata senza aspettare Gratteri, avrebbe potuto, e può, occuparsi di fatti molto più scomodi delle recitine nelle scuole materne. Non è mai troppo tardi."

 di Giusi Cavallo   Ven, 29/01/2016 - 20:33

E’ ingiusto imporre il canone Rai

Cosa bisogna fare per non pagarlo!




Il governo presieduto da Matteo Renzi ha preso una decisione che farà molto discutere: inserire nella bolletta dell’elettricità il canone Rai. Il pagamento verrà richiesto per metà con la bolletta di luglio ed il saldo-presumibilmente- alla fine dell’anno. Noi pensiamo che affidare all’Enel, Edison, Eni ed altre società che gestiscono le reti elettriche in tutt’Italia, il compito di riscuotere il canone Rai, non sia stata una buona idea. Se la decisione di abolire l’Imu sulla prima casa è da ascriversi fra i gli indubbi meriti del governo Renzi, per il sollievo che porta alle famiglie, e per la positiva ricaduta su tutto il settore edilizio, imporre dall’alto la decisione di legare alla riscossione del canone Rai alla luce elettrica, è un provvedimento impopolare, inopportuno e ingiusto. La legge che ha istituito il pagamento del canone è del 1938; questo dato si commenta da sé. Si tratta di una legge di altri tempi, pensata per esigenze diverse. Nel 1938 non c’era la televisione, ma solo qualche apparecchio radiofonico nelle case dei benestanti. Il canone Rai è uno dei balzelli più odiati, che offende i più elementari principi di libertà. Infatti, non si comprende la ragione di Stato che impone una tassa sul possesso di un apparecchio, attraverso il quale il cittadino può vedere le tv private, senza pagare. Perché la Rai non dà una scheda -al pari di Mediaset- per vedere i propri programmi, impedendone la visione ai non abbonati. Aver imposto il canone Rai in modo coattivo e coercitivo è impopolare; i cittadini non mancheranno di presentare il conto a Renzi, che è già sceso in termini di popolarità ai minimi nei sondaggi. Il provvedimento relativo alla riscossione del canone Rai è inopportuno. Milioni di famiglie di italiani fanno fatica a pagare la luce elettrica; 50 euro in più ogni sei mesi, sono una cifra enorme per  un pensionato che ne prende 430 al mese. Per di più c’è il solito ricatto burocratico; la presunzione di possesso della tv. Un cittadino che non ha mai posseduto una televisione, per non essere obbligato a pagare il canone, deve recarsi all’Ufficio delle Entrate e compilare una dichiarazione per essere esentato. Tutto questo è pazzesco! E’come quando vi arriva a casa una multa non dovuta; non sapete come fare il ricorso, il commercialista costerebbe di più della contravvenzione e allora finite per pagarla. Questa è la negazione della democrazia. Il cittadino che non riesce ad esercitare il suo diritto e deve soggiacere alla burocrazia è una realtà di tutti i giorni. Il meccanismo escogitato dal governo Renzi è ingiusto e serve solo per far cassa a favore di una Rai, sempre più fiancheggiatrice dei partiti di governo. Riesce difficile dire quante sono percentualmente le persone che guardano i programmi Rai. Cio che si può senza dubbio affermare è che la Rai è marginale rispetto alle centinaia di canali privati che si possono vedere. Si deduce da queste considerazioni, che è ingiusto imporre il canone Rai.

giovedì 28 gennaio 2016

Copes, oltre cento indagati: "Non rispettato il programma"

Le indagini della Guardia di Finanza. Ipotizzato il danno erariale
«Indagati oltre cento persone, tra amministratori e dirigenti comunali»


In Basilicata- secondo quanto pubblicato oggi su La Gazzetta del Mezzogiorno- il programma di contrasto alla povertà ed esclusione sociale secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza si sarebbe tradotto in una vera e propria forma di assistenza, ignorando totalmente quanto previsto dal programma stesso. Per questo motivo oltre cento persone, tra amministratori e dirigenti comunali risulterebbero indagati. E oltre dieci milioni è il danno stimato dalla Corte dei Conti. Dalle indagini è emerso che a fronte dell'erogazione degli assegni non c'è stata l'attività di formazione prevista dal programma. Gli assegni venivano erogato ogni mese dopo che un REFERENTE del Comune* aveva verificato se i beneficiari avevano effettivamente preso parte alle attività del programma. Ed è  un mancato controllo da parte dei Comuni che avrebbe permesso l'assegnazione del contributo anche a chi non ne aveva diritto
di Redazione Basilicata24




REFERENTI COMUNALI COPES POTENZA - Home Co.

COMUNE DI SAN FELE.Convocazione consiglio comunale in sessione D'urgenza




                      C O M U N E  D I  S A N  F E L E  
                  Via Mazzini, 10 – 85020 San Fele(PZ)  
                      Tel: 0976/94611  - Fax 097694411

       sito istituzionale:  ww.comune.sanfele.pz.it 


   


PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Grottola.michele@pec.it     michelegrottola@libero.it

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Prot. nr. 569  del 27-01-2016                               

Ai sig. Consiglieri Comunali
Spett.le Prefettura di POTENZA
FAX – 0971-419315

Elenco degli argomenti da trattare nella seduta del 30-01-16 alle ore 10:30.
 , 
OGGETTO : Convocazione consiglio comunale in sessione D'urgenzaper il giorno 30-01-2016 alle ore 10:30, in prima convocazione ed in seconda convocazione per il giorno 02-02-2016 alle ore 10:30.

ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO

1 ) LETTURA ED EVENTUALE APPROVAZIONE VERBALI DELA SEDUTA PRECEDENTE, TENUTASI IL GIORNO 15.12.2015 (DAL N. 69 AL N. 73)   

2 ) COMUNICAZIONE UTILIZZO FONDO DI RISERVA   

3 ) NOMINA REVISORE DEI CONTI TRIENNIO 2016-2018   

4 ) APPROVAZIONE REGOLAMENTO FIDA PASCOLO   

5 ) RICOGNIZIONE DEGLI IMMOBILIDI PROPRIET COMUNALESUSCETTIBILI DI ALIENAZIONE E/O VALORIZZAZIONE AI SENSI DELL'ART 58 DEL d.l. N. 112/2008 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DELLA LEGGE N. 133/2008 - ANNO 2016 E TRIENNIO 2016/2018   


7 ) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA SUL TERRITORIO COMUNALE   

Il Presidente del Consiglio Comunale
Dott. Michele GROTTOLA

mercoledì 27 gennaio 2016

Allarme furti nel potentino: Sindaci convocati dal Prefetto Magno per giovedì 28/1

Una vera e propria escalation di furti e reati contro il patrimonio sono in forte aumento in queste ultime settimane dalla Val d’Agri al Melandro, oltre ad altri centri del potentino. I Sindaci, con l’obiettivo di difendere le comunità dagli atti di individui non ancora individuati, hanno chiesto maggiori controlli e l’attivazione di un tavolo sull’ordine e la pubblica sicurezza. A tal proposito il prefetto di Potenza, Marilisa Magno (nella foto a sinistra), ha convocato i Sindaci dei seguenti Comuni: Atella, Bella, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, Picerno, Rapone, Ruvo del Monte, San Fele, Sarconi, Satriano di Lucania, Spinoso, Tramutola, Viggiano. Sindaci chiamati dall’appena insediato Prefetto per una riunione tecnica e di coordinamento con le forze di polizia per esaminare la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica sul territorio, in particolare nei Comuni dove sono stati segnalati i furti. La riunione si terrà giovedì 28 gennaio alle ore 16.00.

“La Bella Narrazione”: proclamati i vincitori del concorso promosso dal Comune di Bella

                                        [I. C. di San Fele  con “Il Bosco Incantato”]
La giuria de “La Bella Narrazione”
                                   
I giurati del concorso “La Bella Narrazione” hanno lavorato con grande impegno a Potenza, nell’Ufficio del Garante per l’infanzia della Regione Basilicata Vincenzo Giuliano per proclamare i vincitori delle tre sezioni del concorso. Con Vincenzo Giuliano hanno fatto parte della giuria la regista televisiva ed esperta di produzioni digitali Rossella Sapio, Nicola Manfredelli, già direttore del GAL Marmo Melandro che ha finanziato la prima edizione del concorso e Caterina Policaro, docente delle scuole superiori, blogger,  comandata presso l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Basilicata. Ha coordinato il concorso per il secondo anno consecutivo il professor Mario Coviello. La giuria, nella prima riunione del 20 dicembre, presieduta dal sindaco di Bella Michele Celentano, ha deciso di esaminare a livello individuale i 137 lavori delle 13 scuole che hanno partecipato con narrazioni, fumetti,  video e musiche sul bosco e la necessità della sua salvaguardia alla luce dell’enciclica di papa Francesco “Laudato sì”. Dopo un attento e serrato confronto sono stati premiati con la somma di  375,00 euro ciascuno,  per la Sezione Narrazioni, Fiabe e Racconti , l’I. C. “T. Morlino” di Avigliano con Voci del Bosco “ delle  Classi II A – II B  della Scuola Primaria  di Avigliano ,plesso “Spaventa Filippi” , l’ I. C. “Giovanni XIII”  di Barile con ”OAK CITY” della Classe II A della   Scuola Media di Barile, l’I. C. di Genzano di Lucania con   “Sono il Bosco Mi Racconto” della  Classe V A della  Scuola Primaria di Genzano, l’I. C. “L. Milani” di  Policoro (MT) con  “La Fiaba Infinita del Bosco “ della Classe III C della  Scuola Media di Policoro,l’ I. C. di San Fele  con “Il Bosco Incantato” della classe IV  Scuola Primaria  di Rapone. Per la Sezione Musica ha vinto  l’I. C. “Nicola Sole”di  Senise con  “La Natura è..”, un rap della  Classe II B della  Scuola Secondaria di Senise  e infine, per la Sezione Video, l’ I. C.  “G. Galiei” di Palazzo San Gervasio con  “Laudato sì” (4 video ) della  Classe III A  della Scuola Secondaria di Genzano e l’ I. C. di Bella con “Terrore nei Boschi”  della Classe I B   e “La Magia del Bosco” della  Classe I A  della Scuola Media di Bella. La cerimonia di premiazione alla quale saranno invitati il presidente della Regione Gianni Pittella, gli assessori regionali alla formazione Raffaele Liberali e all’agricoltura Luca Braia e sua eccellenza il vescovo di Potenza e Marsico Salvatore Ligorio,  si terrà mercoledì 24 febbraio 2016,a partire dalle ore 10,30, nel cineteatro Periz a Bella. La cerimonia sarà a l’occasione per presentare l’offerta formativa e ludica della “Casa delle Fiabe” che si trova nel bosco di Bella in località Acqua del Faggio. La Casa, che ha già accolto numerose scolaresche nel 2015, a partire dal prossimo periodo pasquale affascinerà i visitatori piccoli e grandi con la sua sala immersiva, la raccolta delle erbe officinali del bosco, i laboratori e i percorsi guidati alla scoperta di piante e animali con la guida di esperti animatori. Abbiamo bisogno di conoscere, amare e salvaguardare la flora e la fauna delle nostre montagne di Basilicata e l’Amministrazione Comunale di Bella accoglie questa istanza urgente con il concorso di idee e la Casa delle Fiabe che educa ed affascina i piccoli e i grandi disposti a meravigliarsi per la bellezza della nostra natura.
                    
 

martedì 26 gennaio 2016

Comune Potenza: ecco i nove assessori

Due consiglieri, quattro confermati e tre nuovi ingressi
Questo l'elenco dei nove assessori che compongono la nuova giunta comunale di Potenza: Sergio Potenza (vicesindaco e assessore alle Opere pubbliche); Roberto Falotico (Istruzione e Cultura); Luigi Vergari (Bilancio), Gerardo Bellettieri (Mobilità); Rocco Pergola (Edilizia); Annalisa Percoco (Attività produttive); Rocco Coviello (Ambiente); Valeria Errico (Servizi sociali); Mariangela Faggella (Programmazione). Il "De Luca-bis" è quindi composto da due consiglieri comunali di centrosinistra (Potenza dei Popolari Uniti e Falotico di Potenza condivisa, che dovranno lasciare lo scranno), quattro confermati (Vergari, Bellettieri, Coviello e Percoco) e tre nuovi ingressi (Pergola, Errico e Faggella).


(FONTE ANSA)

mercoledì 20 gennaio 2016

Matteo Renzi in Basilicata per fare cosa? Indovinate

                                         Signor Matteo Renzi,
probabilmente lei verrà in Basilicata nei prossimi giorni. Probabilmente. Ad ogni modo faccio finta che la sua visita sia certa. Ne approfitto per dirle alcune cose. La prima riguarda la sua politica energetica. Chiamiamola così. Anche se è chiaro che lei una politica energetica non ce l’ha.  La seconda riguarda la politica per il Sud. Chiamiamola così. Anche se è chiaro che lei una politica per il Mezzogiorno non ce l’ha. La terza riguarda la fiducia che lei ha nella base sociale dei cittadini. Chiamiamola così. Sfiducia senza frontiere. Lei è il rappresentante più alto della menzogna fatta retorica. Lei è un raccattapalle delle banche e dei poteri finanziari e massonici. Lei non si vergogna della realtà più vergognosa di questo Paese: governare senza il consenso dei cittadini. Lei è il miglior rappresentante della finta democrazia. Un giovanotto vizioso e viziato che gioca con le Istituzioni, s’inchina ai poteri forti e fa finta di abbaiare all’Europa. Lei è la peggiore disgrazia che potesse capitare a questo Paese. Però. Devo dirle che il suo mestiere lo sa fare. Lei è un esperto lestofante, nichilista dell’ultima ora, sbandieratore della Costituzione italiana. Con questo curriculum, arbitrariamente descritto da me, lei viene in Basilicata. Bene. Qui non dica del Pil, del Petrolio, del Gas, della Fca. Qui la realtà è diversa da come lei la potrà raccontare. Glielo dico in anteprima con pregiudizio. Non parli di una Basilicata motore del Mezzogiorno, non dica che Pittella è un bravo presidente, non racconti stronzate sul resto dell’economia regionale. Guardi prima i dati Istat, le analisi della Svimez e i documenti di Bankitalia. Se poi vuole approfondire, passi un minuto dalla Corte dei Conti, un salto alla Procura della Repubblica, un aperitivo con i disoccupati accampati davanti al palazzo della regione. Paga lei, naturalmente. Se ha tempo faccia una visita all’ospedale san Carlo, tanto per verificare se i concorsi, anche interni, sono regolari. La invito a una visita nella val d’Agri, tanto per verificare se l’aria che si respira è cristallina e rigenerante, per smentire quei comitatini che rompono le palle dalla mattina alla sera. Faccia un salto all’Arpab, tanto per  rendersi conto dei mezzi super tecnologici in dotazione.  La invito a spiegare perché per un  barile di petrolio dobbiamo sprecare otto barili di acqua pura. La invito a fare un salto nei pressi dell’inceneritore Edf a Melfi, tanto per accertare che la situazione è sotto controllo. In fine la invito a casa di Rosario, massimo esperto in fisica quantistica, disoccupato perché non raccomandato dai suoi amici di partito.


LINK: http://basilicata.basilicata24.it/editoriale/matteo-renzi-basilicata-fare-19482.php

lunedì 18 gennaio 2016

Il gabelliere e il gabellato: le tribolazione del "sindaco di Castione"




Una novella di Verga senza lupini, un  opera teatrale di Pirandello senza crisi di identità ma con sdoppiamento. Le due vite narrate sono parallele, ad una tutto riesce all'altra tutto va storto, ma la seconda è tenace ed alla fine prevale, senza una lira o meglio senza un euro ma reale. Così va il mondo alla bassa ma anche altrove. (A.P)

Incredibile, mai ho perso una causa. 
Novella in quattro quadri senza intervallo di Germano Meletti



Pirandello fotografato
 negli anni venti
Voi comuni mortali avete una sola vita, io invece ne ho due: una virtuale ed una reale. In quella virtuale mi hanno insegnato l'educazione, il rispetto degli altri, l'onestà, il rispetto delle leggi e l'adempimento a tutti i miei doveri di cittadino, il rispetto dell'altrui proprietà, dettami sempre da me pienamente rispettati. Quella che mi frega è però la seconda vita, quella reale, dove i miei comportamenti rispecchiano totalmente gli insegnamenti ricevuti, quelli riferiti alla prima vita,  ma gli altri possono fare ciò che vogliono nei miei confronti, magari senza il rispetto di quelle leggi da me lealmente osservate. 
Nella vita, quella reale, di disavventure di questo genere me ne sono successe tante e varie istituzioni hanno ripetutamente calpestato i miei diritti, non vado ad elencarvi il tutto altrimenti mi danno del piagnone in cerca di visibilità attraverso manifestazioni di vittimismo (è già successo). 
L'ultimo anello di questa catena si è svolto nei dettagli nel seguente modo: alcuni anni fa io e mio padre vendemmo ad una impresa edile due lotti di terreno adiacenti la piazza di Castione Marchesi, uno più piccolo sul quale è stata costruita una villetta bifamiliare ed uno più grande dove è stata realizzata una palazzina di sei appartamenti. 
Facendo due conti, anche su consiglio del nostro consulente Ing. Franco Ciati, il quale ci descrisse la controparte come pagatori che non avrebbero creato problemi, pensavamo quindi di realizzare in totale 180.000 €, dividendo così l'introito: 60.000 € del lotto piccolo e 120.000 di quello grande. La vendita del lotto piccolo, dopo una non faticosa trattativa, avvenne a 57.000 €. 
Per la vendita del lotto grande, visto che veniva effettuata alla stessa ditta, pensammo di partire da 130.000 € per recuperare i 3.000 scontati nella prima vendita, per fermarci eventualmente a 123.000 €, il totale era comunque 180.000. Riuscimmo a fermarci a 125.000, quindi si può dire che l'affare era andato bene, sì, ma nella prima vita, perché nella seconda è stata una solenne fregatura, impostami anche dall'Agenzia delle Entrate, una di quelle entità che, nella prima vita, dovrebbero essere rispettate ed assecondate, ma nella seconda vita ti fanno ricredere, anche e sopratutto senza evasione alcuna. 
Meletti fotografato
alla ventesima udienza
 Ripeto per chiarezza: incassammo 182.000 € totali, o meglio, pensavamo di incassare, perché, pur essendo scritte tutte sul rogito le varie scadenze di pagamento, l'acquirente non ha rispettato le ultime, per cui restammo con un credito di 56.000 €, a tutt'oggi da incassare (lascio a voi immaginare se li incasserò, pur essendomi insinuato nel fallimento della ditta). 
Nella prima vita forse è andato tutto liscio, ma non me ne sono accorto; nella seconda vita, invece, mi arriva un accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate, secondo loro il valore totale stimato era di  185.000 € e non di 182.000, per cui mi viene intimato a brevissima scadenza il pagamento di 900 € circa. 
Vengo indirizzato presso un legale di diritto amministrativo di Vigolo Marchese di Castell'Arquato, perché quella prassi andava seguita da un legale. L'avvocato mi chiede una parcella di 300 €, giustamente, e mi fa firmare immediatamente i documenti per riavere quel denaro, 1.200 € compresa la parcella, inoltrando ricorso, in quanto è palese che non ci sono state evasioni di alcun genere nell'operazione, tanto più che il tutto è stato gestito dal notaio. 
Su richiesta dell'Agenzia delle Entrate avemmo un incontro con i "gabellieri", pensavo di aver spiegato tutto chiaramente ai funzionari, ma evidentemente non era così. Forse nella prima vita sono stati veloci ed andava tutto bene, ma nella seconda il mio ricorso non solo è stato fatto attendere per cinque anni, ma è anche stato respinto, ma in compenso mi sono state addebitate spese processuali per 800 €. 
Mi dice l'avvocato: "E' incredibile, mai ho perso una causa simile, forse che a Parma ci siano altre leggi, visto che è la prima volta che per queste contestazioni mi rivolgo a quel tribunale?". Naturalmente mi appellerò, voglio continuare ad essere ottimista, non ho nessuna intenzione di sborsare soldi non dovuti, ma sopratutto non tollero di beccarmi dell'evasore quando non ho frodato nulla a nessuno, tanto meno allo stato  Alla fine ho bruciato la prima vita, quella virtuale, perché non è vero niente di come mi hanno spiegato le cose, la seconda invece la sto passando per tribunali per far valere le mie ragioni, calpestate da uno stato strozzino, forte con i deboli e debole con i forti. La prossima volta che nasco mi chiamerò Silvio Berlusconi, forse mi sarà attribuita una terza vita, magari dietro profumato esborso, nella quale recuperare tutto quello che mi è stato ingiustamente tolto nelle altre due.
                                          Germano Meletti  
Fidenza: Il gabelliere e il gabellato: le tribolazione del ...: Una novella di Verga senza lupini, un  opera teatrale di Pirandello senza crisi di identità ma con sdoppiamento. Le due vite narrat...

L'anticorruzione e la trasparenza: le questioni aperte e la delega sulla riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni



La legge 6 novembre 2012, n.190 ha definito un articolato quadro dispositivo di prevenzione dei fenomeni di corruttela, che è stato, tra l’altro, positivamente valutato dall’Allegato sull’Italia della Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulla lotta alla corruzione del 3 febbraio 2014, in ragione del riequilibrio della strategia anticorruzione operato mediante il rafforzamento del profilo preventivo e il potenziamento della responsabilità (accountability) dei pubblici ufficiali. L’Allegato ha peraltro rilevato come «l’ampio quadro preventivo definito dalla nuova normativa comporta un onere considerevole per le pubbliche amministrazioni e richiede notevoli sforzi per garantire la capacità necessaria per un’attuazione efficace», un aspetto «particolarmente rilevante nel caso degli enti locali». E proprio l’attuazione amministrativa «particolarmente complessa e impegnativa» del quadro dispositivo ha fatto emergere difficoltà operative e dubbi interpretativi, più volte e da più parti segnalati, soprattutto dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), che hanno indotto il legislatore a prevedere un “tagliando”, ad ormai tre anni dall’entrata in vigore della c.d. legge anticorruzione e più di due anni da quella del decreto delegato 14 marzo 2013, n. 33 (c.d. Testo unico sulla trasparenza), nell’ambito dell’articolato processo di riforma della Pubblica amministrazione disegnato dalla legge 7 agosto 2015, n. 124 (nota come “riforma Madia”). In particolare, il comma 1 dell’articolo 7 della legge 124/2015 prevede un’ampia platea di criteri e principi direttivi (ben otto) per l’adozione - entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge (28 agosto 2015) - di misure correttive ed integrative del citato decreto n. 33/2013, soltanto parzialmente riconducibili nell’ambito dell’originaria delega di cui al comma 35 della legge n. 190/2012, in quanto riferiti sia ad ambiti di intervento in tema di trasparenza dell’azione amministrativa ulteriori rispetto a quelli ivi previsti ed espressamente richiamati, sia ai profili di organizzazione e di funzionamento del sistema di prevenzione amministrativa degli episodi di corruzione, ad oggi disciplinati esclusivamente dalla legge di delega. E’ evidente la volontà del legislatore di intervenire in maniera sistematica, evitando interventi a macchia di leopardo e «non minando le finalità della normativa vigente»... (segue)



domenica 17 gennaio 2016

Strade ghiacciate a San fele



GIUSTINO DONOFRIO HA SCRITTO:
"San Fele avvolto in una morsa di ghiaccio. La bretella di collegamento con la sp 219 totalmente ghiacciata. La sp 381 un unico pezzo di ghiaccio, alle 6,00 il paese è raggiungibile solo a rischio della propria vita. Non è passato alcun mezzo spargisale. Il trattore comunale chiuso in garage, i mezzi della provincia fermi. Che desolazione, che fallimento! E il popolo? Chi dormiente e chi, dedito alla pastorizia, soavemente sonnecchia!"

Neve, scuole chiuse lunedì 18 a Matera, Balvano, Bella e San Fele.

Causa neve e maltempo, in Basilicata, lunedì 18, le scuole restano chiuse a Matera, Balvano, Bella e San Fele.
A Potenza, scuole regolarmente aperte.


LEGGI TUTTO

Talenti italiani, una lucana tra gli otto premiati nel Regno Unito

[Non lasciatevi ingannare da quel cognome che suona molto “british]


E’ lucana doc, murese per la precisione e ha da poco ricevuto un prestigiosissimo riconoscimento. Questo sì, in terra britannica. Tra gli otto talenti italiani premiati dalla Camera di Commercio italiana nel Regno Unito c’è spazio anche per Marenza Altieri-Douglas.
Trentanovenne, nata a Muro Lucano nel 1976, è stata insignita del titolo di “Young talented Awards”. Enterprise executive per l’Italia di AirWatch, Marenza Altieri è stata premiata nella categoria “Industry & Commerce” per l’edizione del 2015. Ogni anno la Camera di Commercio italiana nel Regno Unito individua delle giovani personalità che si sono realizzate in ambito lavorativo in Inghilterra.
Personalità uniche, che sono riuscite al contempo a conservare un legame importante con il proprio Paese d’origine, l’Italia, e a favorire uno scambio economico e comunicativo tra le due nazioni.
Dettagli nell'edizione cartacea de La Nuova del Sud.

giovedì 14 gennaio 2016

COMUNE DI SAN FELE RENDICONTO MINUTE SPESE IV° TRIMESTRE 2015



RIGORE E TRASPARENZA
MANDATO di  € 2.283,35 ALL' ECONOMO PER INTEGRAZIONE FONDO MINUTE SPESE SOMME  LIQUIDATE :
















mercoledì 13 gennaio 2016

Abusi edilizi: compravendite valide senza condono

Per la Cassazione non sempre gli abusi edilizi invalidano le compravendite immobiliari: incidenza del condono edilizio e casistica in è possibile procedere con la trattativa

.Secondo la Corte di Cassazione (sentenza 24852/2015) sono validi i contratti dicompravendita immobiliare nel caso in cui le irregolarità edilizie (abusi) rilevate sull’immobile non superino il 2% delle misure progettuali, ovvero in caso di parziale difformità dal permesso di costruire, o se interviene la sanatoria (condono edilizio) prima della conclusione del contratto.

Il caso riguardava una richiesta di nullità delpreliminare di vendita motivato dal fatto che la società di costruzione, successivamente alla stipula, aveva apportato all’immobilemodifiche interne non autorizzate, che però non ne modificavano la volumetria.
I giudici hanno respinto la richiesta dell’acquirente, giudicando valido il contratto e chiarendo che devono essere considerati nulli solo gli atti che non contengono gli estremi del permesso di costruire o quelli della domanda di sanatoria edilizia se sono superati i limiti di legge per le irregolarità commesse.
La sentenza ricorda infatti che a definire il limite del 2% per le irregolarità edilizie, nel caso in cui si parli di parziale difformità dal permesso di costruire, è lo stesso Testo unico dell’edilizia (Dpr 380/2001), facendo riferimento a scostamenti rispetto a:
·         altezze,
·         volumetrie,
·         superfici coperte dichiarate nel progetto.
Se le opere realizzate senza titolo abilitativo non superano questi limiti, il preliminare di vendita è valido e si può procedere alla stipula del contratto definitivo. Diversamente, il preliminare deve essere considerato nullo e per poter concludere la compravendita è necessario ottenere il condono degli abusi edilizi commessi.



La Voce dei Condomini BLOG di Leonardo Donofrio: Abusi edilizi: compravendite valide senza condono: Per la Cassazione non sempre gli abusi edilizi invalidano le compravendite immobiliari: incidenza del condono edilizio e casistica in è pos...

Canone RAI 2016: domande e risposte

Le risposte ai principali dubbi sul canone RAI in bolletta elettrica: chi deve pagare, chi è esente, come si paga, come non pagarlo e altre informazioni utili.




Negli ultimi temi si è parlato molto di canone RAI, soprattutto in vista della sua riforma che prenderà il via proprio nel corso dell’anno appena iniziato. Ma vediamo bene di cosa si tratta, chi deve pagarlo, chi è esente, come effettuare il versamento, come evitare di pagarlo e come ottenere tutte le informazioni necessarie.
=> Canone RAI 2016: cosa cambia


Cos’è il canone RAI?


Partiamo con il precisare che si tratta di un’imposta che deve essere versata dal contribuente obbligatoriamente entro i termini previsti dalla legge, a meno che il soggetto non sia in possesso dei requisiti che ne consentono l’esenzione.
A quanto ammonta?


Per il 2016 il canone annuo ordinario è stato ridotto a 100 euro e non più 113,50 euro.
Come si paga il canone RAI?


Con la riforma del canone RAI, il pagamento non avverrà più tramite bollettino ma mediante addebito nella fattura per i titolari di utenza di fornitura di energia elettrica, l’importo annuo del canone verrà suddiviso in dieci rate mensili. Limitatamente al 2016, il primo addebito di canone avverrà nella prima fattura elettrica successiva al 1° luglio 2016. L’importo del canone è indicato nella fattura con una distinta voce.
Chi deve pagare


Anche in seguito alla riforma del canone RAI, si conferma che il canone ordinario è dovuto da chiunque detenga un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive (art. 1 del R.D.L. del 21/02/1938 n. 246), indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo (Sentenza Corte Costituzionale 12/5/1988 n. 535 – Sentenza Corte di Cassazione 3/8/1993 n.8549). Il canone è dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica.




Il pagamento è obbligatorio anche nel caso in cui l’apparecchio televisivo venga destinato ad uso diverso dalla visione della televisione, ad esempio per la visione di nastri preregistrati, o di utilizzo come terminale o come monitor per video-games. Tale utilizzo, infatti, non ne esclude la adattabilità alla ricezione delle trasmissioni televisive, con conseguente obbligo di corrispondere il canone TV.


E se il Pc è privo di sintonizzatore TV?


Chi possiede solo un computer privo di sintonizzatore TV non deve pagare il canone, visto che solo apparecchi atti od adattabili a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare sono assoggettabili a canone TV. Diversamente, se i computer consentono l’ascolto e/o la visione dei programmi radiotelevisivi via Internet e non attraverso la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare non sono assoggettabili a canone (nota Min. Sviluppo Economico 22 febbraio 2012).


Possibile non pagarlo?


Nel caso in cui si intenda dichiarare, sotto la propria responsabilità penale, di non detenere alcun apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive, la comunicazione deve essere tassativamente effettuata nelle forme previste dalla legge e definite con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. Tale dichiarazione sarà valida solo per l’anno in cui viene presentata.




Come funzionano le esenzioni per gli over 75?


Per gli over 75 è prevista un’esenzione dal versamento del canone RAI in caso di reddito non superiore agli 8.000 euro annui, l’innalzamento a tale soglia per gli anni dal 2016 al 2018 è vincolato alle maggiori entrate previste. Le modalità di fruizione dell’esenzione saranno stabilite con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico.


L’utenza elettrica implica il pagamento?


L’utenza elettrica fa presumere la detenzione di un apparecchio ricevente. Tale presunzione può essere superata solo con apposita dichiarazione allo Sportello S.A.T. dell’Agenzia delle Entrate. L’addebito nella fattura elettrica avviene anche in caso di domiciliazione bancaria del pagamento della stessa.


Si paga per le utenze non domestiche?


Da precisare che la presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo non si applica anche alle utenze elettriche non domestiche, poiché si applica solo alle utenze per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha residenza anagrafica (c.d. “utenze domestiche residenti”).


È ancora possibile il suggellamento degli apparecchi?
In seguito alla riforma del canone RAI non è più prevista dalla legge la disdetta dell’abbonamento richiedendo il suggellamento degli apparecchi. Tale possibilità viene abolita anche per gli abbonati speciali, per il resto la disciplina di questi ultimi è rimasta invariata.
Chi deve sottoscrivere l’abbonamento speciale?
In caso di possesso di apparecchi Radio o TV nei locali della propria attività occorre sottoscrivere un nuovo abbonamento speciale utilizzando il bollettino allegato.
Il canone si paga anche in caso di TV affittato?
Il canone RAI si paga anche in caso di TV affittato, essendo dovuto per la semplice detenzione dell’apparecchio (art. 1 R.D.L 21/2/1938 n. 246).
Chi paga in caso di locazione immobiliare?
Il versamento dell’imposta deve essere effettuato da parte dell’affittuario, in quanto detentore dell’apparecchio (art. 1 R.D.L 21/2/1938 n.246), anche nel caso in cui il televisore non sia di sua proprietà.
Si paga anche sulle seconde case?
Il canone RAI non si paga sulle seconde case, poiché è dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica.
Pagano anche i residenti all’estero?
Sono chiamati al versamento del canone anche i residenti all’estero che possiedono un’abitazione in Italia.
Chi sono gli altri esenti?
Sono esenti gli Ospedali militari, le Case del Soldato e le Sale convegno dei Militari delle Forze Armate, ma la detenzione del televisore all’interno di un alloggio privato, anche se situato dentro le strutture militari, non esonera dal pagamento del canone. Esenti anche i militari di cittadinanza straniera appartenenti alle forze armate della Nato di stanza in Italia (art. 10, paragrafo 1, Convenzione di Londra 19/06/1951) previa comunicazione al S.A.T., Sportello Abbonamenti TV con allegata la dichiarazione del Comando da cui dipende l’interessato o l’autocertificazione attestante l’appartenenza alle Forze Armate della NATO.
=> Scarica il modulo di esenzione dal canone RAI
Vengono poi esonerati dal canone RAI gli agenti diplomatici e consolari stranieri accreditati in Italia, a condizione che nel Paese da loro rappresentato i nostri rappresentanti diplomatici ivi accreditati godano di uguale trattamento. Vengono infine esonerate dal pagamento del canone RAI le imprese che esercitano l’attività di riparazione o commercializzazione di apparecchiature di ricezione radio televisiva (risoluzione della Direzione Centrale Normativa e Contenzioso dell’Agenzia delle Entrate n. 2003/79447 del 29 luglio 2003).
A quanto ammontano le sanzioni?
In caso di mancato pagamento del canone RAI accertato con verbale da parte delle Autorità di controllo, il contribuente dovrà corrispondere il canone con la decorrenza accertata nel verbale e dovrà versare una sanzione fino a 619 euro per ogni annualità evasa.
=> Canone RAI 2016: nuove regole, sanzioni, esenzioni
Come ottenere supporto?
La RAI mette a disposizione degli utenti che necessitino di informazioni e supporto, o per esprimere opinioni, un numero unico 0039 06-87408197 per chi chiama dall’Italia e 199.123.000 per chi chiama dall’estero. Il servizio è attivo con risponditore automatico tutti i giorni 24 ore al giorno. Per le informazioni riguardanti gli abbonamenti il servizio con operatore è attivo dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 21,00, tranne i festivi. Il costo massimo della chiamata è di di 14,49 centesimi di euro al minuto, comprensivo di IVA, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle 18,30 e il sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00. Nelle rimanenti fasce orarie il costo del servizio è di 5,67 centesimi di euro al minuto. Per le chiamate da rete mobile il costo è inferiore a 48,8 centesimi di euro al minuto con uno scatto alla risposta inferiore a 15,75 centesimi di euro a seconda dell’operatore mobile di accesso. Per chi chiama dall’estero il costo varia a seconda delle tariffe del carrier da cui origina la chiamata o dal contratto dell’operatore di telefonia mobile.
Disposizioni attuative
Ricordiamo che la legge prevede che successive disposizioni attuative integrino l’attuale disciplina
FONTE PMI



Bando per il Servizio di assistenza domiciliare anziani

COMUNE DI SAN FELE
AVVISO

Si comunica, che la seduta di Commissione, prevista per il giorno 15/01/2016, relativa al Bando per il servizio di assistenza domiciliare per le persone anziane, è stata rinviata a data da destinarsi.

domenica 10 gennaio 2016

Lucani si nasce e si resta...

«Il lucano non si consola mai di quello che ha fatto, non gli basta mai quello che fa.»



«Girano tanti lucani per il mondo, ma nessuno li vede, non sono esibizionisti. Il lucano, più di ogni altro popolo, vive bene all’ombra. Dove arriva fa il nido, non mette in subbuglio il vicinato con le minacce e neppure i “mumciupì” con le rivendicazioni.

E’ di poche parole.
Quando cammina preferisce togliersi le scarpe, andare a piedi nudi. Quando lavora non parla, non canta.
Non si capisce dove mai abbia attinto tanta pazienza, tanta sopportazione.
Abituato a contentarsi del meno possibile si meraviglierà sempre dell’allegria dei vicini, dell’esuberanza dei compagni, dell’eccitazione del prossimo.
Lucano si nasce e si resta.

Gli emigranti che tornano dalla Colombia o dal Brasile, dall’Argentina o dall’Australia, dal Venezuela o dagli Stati Uniti, dopo quaranta anni di assenza, non raccontano mai nulla della vita che hanno trascorso da esuli.
Rientrano nel giro della giornata paesana, nei tuguri o nelle grotte, si contentano di masticare un finocchio o una foglia di lattuga, di guardare una pignatta che bolle, di ascoltare il fuoco che farnetica.
E di uscire all’aurora se hanno un lavoro o un servizio da compiere, uscire all’oscuro per tornare di notte.
Non si tratta di una vocazione alla congiura o alla rapina ma di una istintiva diffidenza verso il sole.
Dove c’è troppa luce il lucano si eclissa, dove c’è troppo rumore il lucano s’infratta.Non si fa in tempo a capire questo animale, a fare un passo di strada insieme, che già fugge alla svolta.
Per andare dove? Gli amici che hanno qualche dimestichezza coi lucani hanno capito la strategia, li fanno cuocere nel loro brodo.
C’è un tratto caratteristico dei lucani, un tratto sfuggito ai viaggiatori, da Norman Douglas a Carlo Levi, sfuggito ai benefattori, da Adriano Olivetti a Clara Luce, e forse agli stessi sociologi. Il lucano non si consola mai di quello che ha fatto, non gli basta mai quello che fa
.»
by Gente della Lucania di Leonardo Sinisgalli

venerdì 8 gennaio 2016

Canone RAI 2016: nuove regole, sanzioni, esenzioni

Riforma canone RAI in Legge di Stabilità: rate da 10 euro in bolletta elettrica da luglio 2016, imposizione presuntiva, obblighi per imprese, procedure di esenzione, comunicazioni al Fisco, sanzioni per morosi.

Le modifiche apportate in Senato alla Legge di Stabilità prevedono che il canone RAI in bolletta elettrica venga pagato in dieci rate, da gennaio a ottobre, anche se nel 2016 il primo addebito arriverà in luglio per permettere alle società elettriche di adeguare le procedure; previsti tempi stretti per l’attuazione della riforma, obbligo presuntivo esteso a tutti i titolari di un contratto di fornitura energetica (una sola volta), nuove sanzioni per i morosi, con la possibilità di ottenere l’esenzione con formula opt-out a carico del contribuente: vediamo con precisione come si configura questa norma.
Pagamento canone RAI
La formulazione finale della misura è che in bolletta l’importo delle rate del canone RAIsia oggetto di distinta indicazione, in modo tale che il contribuente possa identificarlo chiaramente fra le varie voci, senza imponibilità ai fini fiscali. Ricordiamo che l’importo del canone RAI scende a 100 euro rispetto agli attuali 113 (rate da 10 euro). Importante: nel caso in cui il contribuente abbia le bollette domiciliate in banca sul conto postale o su altri mezzi di pagamento, le relative autorizzazioni si intendono automaticamente estese al pagamento del canone.
Platea
Come fa l’impresa elettrica a sapere a quali clienti addebitare il canone e a quali no? In sede di prima applicazione, quindi nel 2016, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei fornitori di energia l’elenco degli esenti dal pagamento del canone RAI, attraverso il sistema informativo integrato istituito presso l’Acquirente Unico dalla legge 129/2010, così come fornisce ogni elemento utile a individuare i soggetti obbligati.
Quando vengono stipulati nuovi contratti di fornitura di energia elettrica, l’impresa deve acquisire la dichiarazione del cliente sulla residenza anagrafica nell’immobile. Sarà poi il contribuente a comunicare ogni eventuale variazione successiva. Ricordiamo che laresidenza anagrafica e l’accesso alla rete elettrica sono le due condizioni attraverso le quali l’Erario può presumere l’esistenza di un televisore e chiedere il pagamento del canone RAI.
Esenzioni
Il contribuente che non possiede il televisore deve comunicarlo all’Agenzia delle Entrate: solo tramite questa forma di auto-certificazione sarà possibile ottenere l’esenzione e l’iscrizione nell’elenco degli esenti dal pagamento del canone RAI. Ricordiamo che le maggiori entrate che deriveranno dal pagamento in bolletta del canone RAI (la misura ha lo specifico obiettivo di ridurre l’evasione su questa tassa) serviranno ad alzare a 8mila euro la soglia di esenzione per gli over75.
Versamenti Erario
Sono le imprese elettriche a versare le somme che il contribuente ha pagato all’Erario, entro il giorno 20 del mese successivo a quello del pagamento, completando comunque i versamenti entro il 20 dicembre. La norma sottolinea che le imprese elettriche non hanno comunque alcun obbligo di anticipazione. In realtà, per definire con precisione le modalità con cui le imprese di energia elettrica effettueranno i versamenti all’Erario, bisognerà attendere uno specifico decreto applicativo del ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con l’Economia, entro 45 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità (entro il 15 febbraio).
Sanzioni
Il provvedimento attuativo stabilirà anche le sanzioni per eventuali ritardi, mentre il mancato pagamento è sanzionato con una multa che può variare da 200 a 600 euro

giovedì 7 gennaio 2016

Potenza capitale La civiltà urbana nel Dopoguerra

Gli anni delle tensioni sociali e politiche scorrono con la minaccia, proferita dalla gente più arrabbiata, dell’addà venì baffone, alludendo chiaramente all'avvento del comunismo di Stalin, con la propaganda dell'Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini e del "bianco fiore", che ha organizzato la visita del Capo del Governo


Potenza capitale
La civiltà urbana nel Dopoguerra
Il mercato dei poveri di Potenza (foto concesse da L. TUFANO)
Chi mai può fare ombra al ministro? Egli ha riscosso il maggiore consenso elettorale, domina incontrastato nella sua città e nella sua regione, ha mano libera in loco e fa uso discrezionale del potere a Roma, in base alla forza che è riuscito e che riesce a rappresentare.
L'Ente Riforma e la Cassa del Mezzogiorno sovraintendono sul destino degli imprenditori e dei contadini, ma la città campa di uffici e di stipendi. Vi è uno scarso assorbimento di manodopera nella industria. La fuga di contadini dall'agricoltura fa dei settori meno produttivi come il commercio e il pubblico impiego, e per i lavori di ricostruzione, l'edilizia, le più forti "spugne" che assorbono i disoccupati. Gli altri lavoratori emigrano nell'Italia del nord ed in Europa.
Potenza non offre posti di lavoro nel settore industriale, bensì nei servizi, nel pubblico impiego e nella edilizia.
Verranno alla luce i nuovi enti locali come le Casse Mutue coltivatori diretti ed artigiani.
Verranno il clientelismo organizzato e selvaggio, le raccomandazioni, l'abuso edilizio, la concessione di licenze di commercio, le assunzioni su voto di scambio. I compiti affidati ai politici comportano una grossa concentrazione di potere al partito DC, specie con la segreteria nazionale affidata ad Amintore Fanfani (1954).
La struttura clientelare tradizionale nel Mezzogiorno sembra più paternalistica, spesso appagata da favori e concessioni, e chi ne manovra i fili non è più il proprietario terriero, l'imprenditore o l'avvocato, bensì il funzionario democristiano.
Malgrado tutto se si esce dalla città, oltre i nuovi palazzi della ricostruzione e della edilizia economica e popolare, si può ancora constatare come la campagna ostenti le sue eterne coltri di neve d'inverno o di giallo nella tarda estate e in autunno. Mostri come le contadine sono ancora impegnate nel lavoro dei campi e indossino, per la festa e per venire in città, il costume tradizionale. Come gli uomini, quelli rimasti, siano ancora alle prese con le cavalcature per il trasporto di legna, carboni e prodotti.
Gli anni delle tensioni sociali e politiche scorrono con la minaccia, proferita dalla gente più arrabbiata, dell’addà venì baffone, alludendo chiaramente all'avvento del comunismo di Stalin, con la propaganda dell'Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini e del "bianco fiore", che ha organizzato la visita del Capo del Governo.
Odo Spadazzi si agita per il partito monarchico, ne è il segretario federale e gira frenetico per le campagne regalando cravatte ai contadini.
All'avvocato Claudio Merenda, segretario provinciale della Democrazia Cristiana scrivono tutti i cittadini e anche gli uomini di Governo.
Con le Fiere campionarie di Basilicata, tenute nella villa comunale del rione Santa Maria, si apre un discorso nuovo di esposizione e di produzione con la localizzazione delle merci in appositi stand allestiti dalle aziende. La pubblicità parla di manifestazioni di vitalità delle categorie economiche lucane.
È proprio nel corso della prima Fiera Campionaria di Basilicata, che viene premiata la poesia "Città fra paesi" di un giovane, studente del Liceo-Ginnasio Orazio Flacco di Potenza Vito Riviello, che con quella composizione, dà un verace ritratto della antica città e si inserisce in quella pattuglia di poeti come Scotellaro, Parrella, Stolfi, Trufelli, Giannotta ed altri che, negli anni '50, si sono distinti con una produzione poetica considerata benevolmente dalla critica nazionale.
Si riapre, dopo ben dieci anni di chiusura, il Convitto Nazionale Salvatore Rosa. Dagli inquieti anni '40, frequentato allora dagli ufficiali dell'esercito italiano, con l'orchestra e la cantante settentrionale, il Gran Caffè Italia riprende la sua attività completamente rinnovato e rimodernato con una fastosa sala.
Tra l'amministrazione comunale e quella della Provincia si stabilisce di realizzare la costruzione di un Grande Albergo, progettato dal noto architetto Nino Costabile e su emissione da parte delle due amministrazioni di apposite obbligazioni. L'edificio sorgerà nei pressi del banco di Napoli.
Proseguono le feste da ballo e i veglioni, le notti di speranza e di allegra esibitoria. Quattrocento universitari hanno istituito il proprio circolo alla cui guida vi è l'attivissimo organizzatore Aldo Viola.
AI Circolo Lucano, nei locali del piano superiore al Teatro Comunale F. Stabile, Valentine Fougere, espone in lingua francese tappeti persiani, chincaglierie, soprammobili di importanza parigina, come le porcellane di Limoges. AI Circolo della Stampa invece si tiene un concerto con Clara Saldicco di Rionero in Vulture.
AI Teatro Stabile, una rappresentazione di dilettanti, tutta trasmessa per radio "Il microfono è vostro". Da Potenza si tenta di invano di raggiungere il successo radiofonico. Si rinnova la pavimentazione di via Pretoria; via Meridionale si agghinda, la via che collega il vecchio ospedale San Carlo - il Castello - a via 18 Agosto è quasi finita. Da via Roma a via Meridionale i lavori sono in pieno svolgimento. Ma attorno alla città che cresce vi è la campagna che lambisce il ponte di Montereale, dove le giovani contadine, trafelate per il lungo cammino, si cambiano le scarpe, tolgono quelle sporche, o gli scarponi, che mettono nelle bisacce portate dagli asini o dai muli o li nascondono in qualche buco nella siepe. Calzano così quelle buone per la festa.
Da Nino Mastrangelo, salumeria di classe, acquistano per la cena i cittadini di un certo rango; un etto di mortadella di primissima qualità o di gruviera, due etti di salame milanese o di prosciutto crudo paesano o di Parma, un pezzo di parmigiano o di grana padano fanno la gioia delle famiglie-bene.
Al caffè De Carlo d'estate l'orchestrina suona ogni sera "Ciliegie e rose a primavera", le ''Foglie morte", "Serenata celeste".
È d'inverno che il Prefetto sollecita l'incremento del Fondo Nazionale di "Soccorso invernale" e presiede un Comitato per l'assistenza ai cittadini indigenti. Sui biglietti di ingresso al Teatro Stabile per la proiezione dei film che provengono dagli Stati Uniti e al Sala Roma, e su quelli che corrispondono ai servizi di trasporto SITA, su altri prodotti e servizi grava il contributo Pro-reduci.
Al compagno Michele Mancino va la direzione del PCI e della Federterra.
La città degli impiegati di 30 mila abitanti ha più di 10 mila contadini tra i suoi abitanti che vivono nelle campagne.
E mentre livido di fame e di umiliazione il Mezzogiorno affronta i comizi per le politiche del 1951, in città si succedono i trattenimenti e i concerti.
Nel festeggiare San Giuseppe si son riempite di "zeppole" le vetrine delle pasticcerie ed i vari Giuseppe sono menzionati per gli auguri dalla stampa. Con le zeppole va bene l'aranciata e l'acqua minerale di Monticchio del Consorzio Agrario Provinciale: "la vita è bella se la saje piglià"; ma la 1100S, con carrozzeria Pinin Farina non è ignota ai pochi Vip della città. La 600 è la utilitaria per eccellenza con sistemazione posteriore del motore e per le sospensioni a quattro ruote.
È questa l'automobile che ha caratterizzato gli anni cinquanta, ha accorciato le distanze, anche quelle sociali, ha aiutato tutti specie quelli che la utilizzano per lavoro, i noleggiatori, gli artigiani, i medici, gli avvocati, gli innamorati e gli impiegati, perfino gli agricoltori e i contadini.
La nuova 500 di lire 465.000, e che ricalca lo schema della 600, rappresenta poi una grande occasione per chi, spendendo poco e volendo fruire di una piccola auto riesce ad espletare tutte le sue attività di movimento in città.
L'Ente Riforma e la Cassa per il Mezzogiorno sovraintendono sul destino dei contadini e degli imprenditori, ma la città campa di uffici e di stipendi. I contadini sono arrivati fino sulla piazza della Prefettura a protestare con ira e i questurini del ministro Scelba sono lì ad aspettarli, proprio per mantenere l'ordine pubblico.
Ora si può uscire dalla città/più facilmente: oltre i nuovi palazzi della edilizia economica e popolare, la campagna ostenta le sue coltri di verde e di giallo, mostra le contadine che lavorano nei campi e di sera gli uomini tornano con le cavalcature cariche di legna e di prodotti.
Si va a pranzo fuori. Dallo spuntino in campagna alla gita, al pic-nic, i potentini sono nelle automobili per giungere alle trattorie fuori Potenza, o allo Scuorzo, e anche a Salerno per gustare le pietanze di mare.
Quelli del Dopolavoro Postelegrafonici, in coincidenza della festa di San Giuseppe Cafasso, patrono dei detenuti, hanno tenuto uno spettacolo a 180 carcerati chiusi nelle antiche carceri giudiziarie di via Manhes. Tutti i detenuti hanno applaudito calorosamente e ringraziato commossi gli attori.
È questo un gruppo di attori che farà epoca nella città per il suo regista-attore Gerardo Crisci, la cui professionalità risale al periodo in cui recitava a Roma, quando ne parlavano l'Espresso e l'Italia Nuova per la sua abile attività di regista e di attore svolta per conto della "Viro-Film" e del Ministero delle Telecomunicazioni, per Rocco Tulipano, attore comico, per Lidia Bavusi, attrice spigliata e intelligente, per Fiorella Fiore, per Pina De Stefano, Maria Certomà, la vamp, le signorine Curci, Grenci e Rosetta Di Nuzzo; per gli attori Dapoto, Lapetina, Colasurdo, Bevilacqua, Dino Bavusi, Amato. Gli organizzatori sono Bavusi e Renna, l'orchestra è diretta da Gerardo Montecarlo.
Fra Nazario, Michele Gerardi, il sacerdote che ha girato il film "Francesco giullare di Dio" di Rossellini, è in città e dichiara alla stampa che lo intervista: «da quando sono venuto a Potenza non esco quasi mai, la gente mi guarda come se io fossi un divo e mi vergogno … Non ho avuto neanche una lira per la mia prestazione. Mi basta aver contribuito a far conoscere la vita del Santo che più amo e venero».
L'On. Colombo è sindaco della città. Il consiglio comunale lo ha eletto con 25 voti e 13 schede bianche, gli assessori sono Giuseppe Zaccara, Eugenio Brienza, Francesco Speranza, Salvatore Zirpoli, Gianna De Rosa, Vincenzo Solimena, supplenti Potito Petrone ed Elifani. Le questioni da affrontare consistono nello ospedale psichiatrico, nel piano regolatore, nel nuovo albergo, per il collegio degli orfani dei lavoratori, per le case degli impiegati comunali, nell'acquedotto, nell'asilo infantile, nel problema delle scuole. Ma essendo incompatibile la carica di sindaco con quella di parlamentare, dopo appena sei mesi Colombo deve dimettersi. Un nome raccoglie il consenso e la simpatia di tutti è quello dell'ingegnere Vincenzo Solimena.
Nitti, l'ultimo grande lucano, è morto nel febbraio 1953. Il vecchio statista viene commemorato alla Camera dall'on. Colombo.
Si è avuta notizia della morte di Stalin; nella federazione del PCI lo si commemora con un po' di commozione, quasi troppa, si piange.
Nell'ottavo gabinetto De Gasperi l'on. Colombo ed il sen. Zotta sono stati nominati sottosegretari ai lavori pubblici e al tesoro.
Un miliardo e seicento milioni alla Lucania per opere pubbliche. Si ritiene necessaria l’istituzione di una Sovraintendenza regionale alle antichità.
Nell'aprile del 1954 muore il vecchio leader socialista, il prof. Vincenzo Torrio.
L'on. Colombo a Ginevra pone all'ordine del giorno della Assemblea delle Nazioni Unite la questione meridionale.
I bulloni conficcati nell'asfalto di Piazza 18 Agosto dovrebbero guidare il passaggio dei pedoni. Anche allora è di rigore la circolazione rotatoria attorno alla colonnina del semaforo.
Il rapido 452, proveniente da Taranto per Roma, parte alle 8,06 dalla Stazione Inferiore.
Anche le borgate di campagna ottengono l'energia elettrica: le case contadine spengono le candele e i lumi a petrolio. Il sindaco Brienza stanzia 45 miliardi per la prosecuzione dell'elettrodotto.
La Cassa di Risparmio inaugura il palazzo di vetro, accanto all’antichissima chiesa di san Francesco.
Tutta la rete delle vecchie strade provinciali sta per essere completamente asfaltata.
La città partecipa con i suoi giovani pugili agli incontri nazionali, grazie all'organizzatore ed allenatore Silvio Nocera. L'evento sarà trama di un grande film di Rosi.
Nel 1957, un convegno interprovinciale organizzato dall'Ente per lo Sviluppo Turistico di Maratea, presenti i ministri Colombo, Pietro Campilli e Gennaro Cassini, gli EPT di Salerno, Potenza e Cosenza, propone lo sviluppo delle aree turistiche del Golfo di Policastro. Il 5 novembre 1957 si tiene un altro incontro per un centro altamente specializzato per l'industria turistica. Il Conte Rivetti presenta un dettagliato programma per tutta la zona. Maratea diventa il punto di riferimento dell’estate, la meta degli automobilisti e di chi investe somme ragguardevoli per case, ville, appartamenti e villeggiature.
I fatti d'Ungheria hanno rattristato i compagni. Ma dal PCI escono gli intellettuali. È Felice Scardaccione che li guida.
Con la automobile FIAT 1100, al volante Felice Di Tommaso e Totonno De Santo, si va in giro per le sezioni socialiste con Pasquale Franco e Vittorio Mecca della Federazione del Partito.
Si vive, subito dopo, una vigilia di rivoluzione: la elettrizzante oratoria di Ignazio Petrone, l'incontro di Camp David tra Kruscev e Kennedy, il 22° congresso del PCUSS e la distensione tra Oriente ed Occidente.
Ora l'intero Paese partecipa alla espansione della grande e piccola motorizzazione, un fenomeno tecnico-produttivo fra i più determinanti agli effetti sociali, economici, psicologici e, con il rapporto fra auto e parole, anche linguistici.
Le automobili veloci e di lusso sono sempre più alla portata degli appassionati, come le giuliette sprint. L'automobile ha risolto l'angustia degli appuntamenti amorosi sotto sorveglianza e sempre subordinati al pettegolezzo della piccola città. È l'epopea del volante.
Impulso entusiasta e generoso alla cultura dell'automobile viene prodigato in tutti quegli anni da noti personaggi della città. L'ACI riorganizza le iscrizioni al Club, promuove competizioni a premio, indice feste e anniversari, attua riconoscimenti, istituisce la "caccia al tesoro" e la "befana del vigile".
Il "Maggiolino" è l'automobile adatta per il clima, l'altimetria e il fondo delle strade lucane.
I servizi automobilistici di linea hanno avuto uno sviluppo cospicuo, con l'aumento del numero degli autobus in esercizio da 41 a 67. I viaggiatori trasportati sono aumentati da 1.162 a 2.170 nel 1957. Gli automezzi hanno avuto una più larga diffusione passando, nel complesso, da 3.839 nel 1952 a 9.392 nel 1957 con prevalenza dei motoveicoli da 1.873 a 5.250, le autovetture da 1.051 a 2.670, gli autocarri da 853 a 1.340.
Il movimento nel capoluogo diventa sempre più vorticoso anche per l'attivazione dei servizi di autobus che immettono nella città masse sempre più numerose di studenti.
A gennaio del 1960 il movimento automobilistico in provincia di Potenza è in ascesa.
Strade asfaltate, risveglio economico, impulso di attività sono le ragioni di tale miglioramento. Targhe: 905 nuove targhe nel 1958, 1.055 nel 1959, nel gennaio del 1960 la targa è PZ 11329. La macchina più vecchia in circolazione è una FIAT 509, trasformata in furgone. Fu immatricolata nel 1928 e ne è proprietario Vincenzo Cianci. Per chi vuole riconoscere la decana delle auto che circolano nel potentino, la sua targa è PZ 110.
È cosi che Potenza capitale, intraprende la sua marcia nel progresso e nella guida politica, amministrativa e culturale della Basilicata.