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lunedì 5 ottobre 2015

La più bella, la più attesa, l’originale “Sagra della Varola di Melfi”.

sagra varola

La macchina organizzativa della 56esima edizione della Sagra della Varola, in calendario il 17 e 18 ottobre prossimi, sta già scaldando i suoi motori. E così a poche settimane da uno degli eventi  autunnali più attesi, sicuramente quello di maggior appeal dell’intero Vulture, gli organizzatori sono al lavoro per offrire alle migliaia di visitatori attesi a Melfi l’occasione di vivere un’esperienza sensoriale unica.
Il protagonista indiscusso resta sempre lui, il famoso marroncino Igp, servito e degustato in tutte le possibili varianti. Dalle classiche e irrinunciabili caldarroste, alle marmellate, ai dolci, ai più disparati prodotti dell’enogastronomia locale. Un invito irresistibile anche per i palati più esigenti. 
Il tutto “condito” con spettacoli di falconieri e sbandieratori, musica folk e popolare, animazione per le vie del paese “vestite” a tema per la due giorni. Alcuni numeri, che danno l’idea della grandezza dell’evento, ci sono stati anticipati da Tommaso Bufano, presidente della Pro Loco Federico II: 138 gli stand enogastronomici, 22 gruppi folk, oltre mille tra camper e pullman, quintali di castagne.
Quest’anno nelle proiezioni delle presenze,  complice la risonanza nazionale ottenuta con la vetrina dell’Expo e con l’iniziativa “Il Treno delle Castagne” promossa dalle Ferrovie dello Stato, si prevede di superare abbondantemente i numeri già straordinari della passata edizione. E poi ancora la novità della Notte Bianca dei giovani. 
Gli stend apriranno sabato alle 16 del sabato, e rimarranno aperti fino alle 24 della domenica ad eccezzione della notte naturalmente.
Ma la Sagra della Varola, è bene ricordarlo, è uno strumento di promozione territoriale a 360 gradi. Sotto i riflettori ci saranno anche la natura incontaminata dei boschi e dei castagneti e il patrimonio storico e monumentale con l’apertura dei musei locali che apriranno le loro porte e si mostreranno in tutto la loro ricchezza ai turisti culturali, sempre più in aumento. Lo scorso anno, sempre a proposito di grandi numeri, 4.280 i biglietti staccati al Museo Nazionale del Melfese.
Ed ecco quindi i 7 motivi per cui La Festa Delle Castagna (in gergo melfitano) è unica e inimitabile:
1) Perchè Melfi è un borgo medievale con le mura tra le più lunghe d'Italia (4,5 Km ) ancora ben visibili con alcune porte (ancora in piedi) che davano accesso alla città
2) Perchè Melfi ha uno dei castelli Normanno-Svevi più grandi d'Italia in cui vennero promulgate le costituzioni di Melfi , si svolsero ben 6 concili papali (uno non riconosciuto dalla chiesa) e dove venne bandita la prima crociata
3) Perchè all'interno del castello puoi visitare il che racchiude la raccolta di reperti rinvenuti nell'omonima zona
4) Perchè nella maestosa Cattedrale che vide l'inizio della sua costruzione intorno al 1076 sono visibili opere e segni di epoche diverse con la possibilità di salire sul Campanile alto ben 50 metri e godere di una vista senza eguali
5) Perchè all'interno del Palazzo Vescovile che si sviluppa a fianco della cattedrale si può visitare un'importantissimo Museo Diocesano 
6) Perchè si possono trovare ( all'interno delle mura ) 7 chiese di epoche diverse ed alcune rupestri un po più distanti dal centro
7) Perchè puoi rivivere atmosfere del passato passeggiando tra incantevoli vicoli e piazzette, degustando il Marroncino di Melfi e sorseggiando l'inconfondibile Aglianico del Vulture  ( unici nel loro sapore in quanto le piante che danno origine a questi prodotti crescono su di un vulcano spento che, come risaputo, sono pieni di minerali diversi  ) 
Buona varola a tutti!
di LA REDAZIONE

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