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mercoledì 1 ottobre 2014

Sul Consiglio Comunale di San Fele del 30 settembre 2014 il Consigliere Masi Ganmario ha scritto

[Cronache commentate del Consiglio Comunale del 30 settembre 2014
Il consiglio convocato per l’approvazione del bilancio di previsione ha riguardato i seguenti punti:
1) Comunicazione del Sindaco sulle deduzioni della Corte dei Conti al Piano di riequilibrio. Sul punto uno Sperduto “gongolante" ha annunciato che la Corte dei conti aveva dato parere favorevole al piano di riequilibrio. In realtà la Corte dei conti pur dando via libera per qualche tempo ha affermato che numerosi sono i punti oscuri e comunque aspetta che si avverino tutte le promesse fatte dall'amministrazione. Staremo a vedere anche noi sebbene siamo meno fiduciosi della Corte dei Conti.
2) Al secondo punto c'è stata una deliberazione di solidarietà contro la chiusura della Corte di Appello di Potenza votata all'unanimità dei consiglieri.
3) L’interpellanza del Consigliere Bencivenga ha riguardato lo stato dell’arte del contenzioso eredi Sperduto – Comune di San Fele. L’interpellanza nell'illustrazione del Consigliere ha mostrato come il Comune di San Fele a distanza di 6 anni non abbia mantenuto i patti e, a dispetto di una volontà manifestata solo a parole di voler sanare il debito nei confronti degli eredi Sperduto, oggi abbia nominato un proprio legale per far opposizione alla sentenza di pagamento.
4) IMU. Si veda punto seguente.
5) Al punto 5 dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale riguardante l’aliquota addizionale IRPEF, su sollecitazione dei consiglieri di opposizione si è proceduto a una ricognizione di tutta la tassazione comunale, riguardante: IMU; TASI; TARI; Aliquota addizionale IRPEF.
La tassazione dell’anno 2013, predisposta dal Commissario Prefettizio era già massima rispetto a tutti i parametri previsto dal Governo centrale e presentava queste consistenze per i cittadini di San Fele: IMU:272.000,00; TASI:0,00; TARI: 362.688,96; ALIQUOTA ADDIZIONALE IRPEF: 0,08%; € 164.576,33, per un totale di € 799.265,29 (a carico dei cittadini di San Fele).
Nell’anno 2014 tassazione del Sindaco Sperduto e della Giunta comunale approvata dal consiglio comunale con il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza, il voto contrario dei consiglieri di opposizione e un astenuto, prevede quanto segue: IMU: 325.000,00; TASI: 134.945,93; TARI: 371.300,00; ALIQUOTA ADDIZIONALE IRPEF: 0,08%; € 164.576,33, per un totale di € 995.822,26 (a carico dei cittadini di San Fele), senza considerare altri tributi propri e TOSAP.
Dal raffronto si evidenzia un incremento di € 196.556,97 di maggiore imposte che graveranno sulle spalle dei poveri cittadini di San Fele.
L’opposizione ritiene eccessiva tale tassazione anche in considerazione dell’approvazione del piano di riequilibrio finanziario da parte della Corte dei Conti, la cui procedura prevedeva “solo” un aumento di € 20.000,00 di tutta la tassazione summenzionata. 
La domanda è: perché questo aumento oltre il necessario? 
Dopo molte resistenze e vari tentativi di depistaggio si acclarava che questo aumento era necessario per accantonare fondi per eventuali altri contenziosi che sono in essere e per ripianare l’anticipazione di cassa (scoperto di conto corrente) nei confronti della tesoreria (Banca). 
Questi accantonamenti, tuttavia, non sono vincolati e quindi possono essere spesi come meglio si crede, si spera per risanare ma non garantiamo.
6) Approvazione piano finanziario e determinazione tariffe TARI. Il punto riguarda la tassa da pagare per smaltimento rifiuti. Ovviamente come nel 2013 anche per il 2014 e anni futuri sarà al 100% a carico dei cittadini. Il costo complessivo che i cittadini dovranno coprire è di quasi 370.000 euro. In sostanza aumenta di circa 8.000 euro. L’opposizione ha argomentato che questo a differenza di altri è un punto sul quale una forte azione della maggioranza sull'organizzazione della raccolta, sulla creazione di un’isola ecologica intercomunale e sulla revisione del contratto di appalto in scadenza, avrebbe e dovrebbe produrre un consistente risparmio per le casse dei cittadini. Su questo punto abbiamo sollecitato una discussione maggioranza opposizione al quale il vice sindaco ha dato disponibilità mentre il sindaco no. Riflessione: abbiamo provato a dare un contributo al miglioramento della cosa ma pare che non interessi al sindaco.
7) Incarichi collaborazione autonoma: il piano non è stato approvato.
8) Approvazione bilancio di previsione. Questo punto è stato "illustrato" dal sindaco e ne è venuto fuori che quello che si approvava a parer suo era un adempimento necessario e nulla più. Ha iniziato la discussione sul punto il Consigliere Bencivenga che ha accusato l’amministrazione di pressapochismo. La discussione poi si è improvvisamente accesa a seguito dell’intervento dell’opposizione che ha sottolineato come il bilancio di previsione sia diventato una questione tecnica. Come non contenga nessuna visione strategica del futuro. Nessuna indicazione di cosa ha intenzione di programmare l’amministrazione nei prossimi anni e di come il programma elettorale di “svolta” sia una panzana rifilata agli elettori senza che il sindaco abbia provato almeno un po’ di vergogna. In conclusione: il piano di previsione non contiene altro che tasse, tasse e ancora tasse che i cittadini continueranno a pagare senza che vi intraveda nessuno spiraglio di miglioramento. Le ragioni di ciò sono molteplici ma prima tutto vi è che paghiamo per l’imperizia e lo spreco attuato nelle passate amministrazioni. Il dilapidare soldi negli anni passati ci ha portato ad un debito di 5 milioni e rotti, a un’anticipazione di cassa pari a 700.000 euro. Debiti fuori bilancio per 918.166 ed altri da dichiarare. Una montagna di contenziosi, per dirla con il vicesindaco “da far mettere le mani nei capelli”. La soluzione: TASSE – TASSE – TASSE.
Gruppo Consiliare L’ALTERNATIVA]

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